Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso ottimismo riguardo a una possibile tregua a Gaza durante il Ramadan, che inizia il 10-11 marzo. Tuttavia, le reazioni da Israele e Hamas sono state cautamente scettiche, con entrambe le parti che non sembrano condividere l'entusiasmo del presidente americano.
Questo movimento è considerato un passo verso la pace in Medio Oriente, con la riforma dell'ANP per governare Gaza una volta terminata la guerra. Tuttavia, rimangono numerosi ostacoli, con l'opposizione israeliana che rappresenta una delle principali sfide.
Questi eventi mettono in evidenza la grave situazione umanitaria e le tensioni geopolitiche che persistono in diverse aree del Medio Oriente, richiedendo urgenti misure diplomatiche e un impegno internazionale per porre fine alla violenza e garantire il benessere delle popolazioni coinvolte.
Israele ha respinto le notizie che indicavano la fuga di Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, verso l'Egitto attraverso i tunnel sotterranei nella Striscia di Gaza.
Il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha dichiarato che se gli ostaggi non saranno liberati, i combattimenti nell'area di Rafah proseguiranno durante il mese sacro dell'Islam, che inizia il 10 marzo.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto con fermezza le richieste avanzate da Hamas, definendole "deliranti" e affermando che Israele non cederà a tali pressioni.
le forze israeliane hanno fatto irruzione nell'appartamento al secondo piano di un edificio, dove i due ostaggi erano trattenuti dai loro rapitori. Durante l'azione, i tre carcerieri sono stati neutralizzati e le forze speciali hanno protetto gli ostaggi con i loro corpi, evitando danni alle persone disarmate.
Hamas ha condannato gli attacchi come parte di una "guerra genocida" condotta da Israele contro il popolo palestinese, mentre continua il ciclo di violenza e rappresaglie nella regione.