L'Unione degli Studenti che ha organizzato la manifestazione ha dichiarato che non scenderanno in piazza solamente contro il Governo Meloni. Per preparare e avvisare gli studenti alla mobilitazione, sono apparsi davanti alle scuole milanesi striscioni e cartelli.
I due ragazzi, di origine marocchina, sarebbero stati rifiutati dall'intera rosa di aziende che collaborano con l'istituto superiore di Pordenone. Per sbloccare la situazione si è reso necessario l'intervento dell'Associazione immigrati di Pordenone.
Ferito anche un operaio di 36 anni nell'incidente avvenuto all'interno di una officina di Merano. In base alle prime ricostruzioni all'origine dell'accaduto ci sarebbe stato un ritorno di fiamma.
Ieri gli studenti di tutta Italia si sono uniti e sono scesi in piazza. Alcuni giornalisti hanno consumato le proprie penne nel vano tentativo di screditarli. Aiutati in certi casi dagli stessi ragazzi.
Tornano in piazza gli studenti per manifestare contro l'alternanza scuola-lavoro: è uno sfruttamento. Chiedono l'eliminazione del programma e le dimissioni del Ministro dell'Istruzione.
Le commissioni saranno interna, si punta a dare piĂą importanza al percorso triennale che all'esame stesso. Bianchi ha parlato del tema tanto discusso dell'alternanza scuola-lavoro.
Morire di lavoro e manganellate a chi non ci sta. A Milano e a Torino gli studenti che protestavano contro l'alternanza scuola-lavoro sono stati caricati e picchiati dalla Polizia. Immagini che sembrano riportarci indietro di vent'anni.
La notizia della morte del ragazzo di appena 18 anni durante l'alternanza scuola-lavoro riapre una ferita ormai incancrenita. I governi che si sono succeduti non sembrano volersene occupare o, in altri casi, procedono a passo lento.