Un 37enne di origine colombiana è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali gravissime e rapina aggravata nei confronti di due ragazze di 25 e 22 anni. Secondo la ricostruzione dell'accaduto, l'uomo avrebbe aggredito le due ragazze poiché la 25enne avrebbe voluto chiudere la relazione con lui.
Il 76enne, armato di Beretta calibro 7,65, avrebbe agito lamentando il ritardo dell'ambulanza. I poliziotti hanno disarmato l'aggressore e rinvenuto nella cassaforte della camera da letto altre 41 cartucce dello stesso calibro.
L’attività investigativa svolta dalla Digos ha permesso di ricostruire la dinamica dell’evento e la successiva individuazione degli indagati, avvenuta attraverso l’analisi dei fotogrammi ricavati dalle telecamere di videosorveglianza presenti in prossimità del luogo dell’aggressione.
La donna era andata a riprendere la piccola che aveva trascorso la giornata col padre, quando si è presentata alla porta l'ex marito l'ha prima insultata, poi strattonata, afferrata per i capelli facendola cadere a terra e le ha strappata il cellulare per non farle chiedere aiuto, fortunatamente troppo tardi. Per bloccarlo ci sono volute diverse pattuglie dei Carabinieri.
Una giovane donna bengalese di 29 anni, moglie di un imam, sarebbe stata presa brutalmente a calci e a pugni solamente perché indossava il velo. Prognosi di almeno 5 giorni per la vittima che ha deciso di sporgere denuncia ai Carabinieri.
Trasportato in ospedale privo di sensi, con vistosi ematomi al volto ed alla testa e con evidenti perdite di sangue dal cavo orale, l'uomo è morto due giorni dopo. L'aggressore è stato arrestato, la scena è stata ripresa dalle telecamere della zona.
Al termine degli accertamenti, valutata la condotta ostile tenuta dal 44enne nei confronti della moglie anche in passato, il Questore ha emesso un provvedimento di ammonimento con il quale ha diffidato l’uomo dall’attuare azioni e/o comportamenti che possano pregiudicare l’incolumità fisica della moglie.
Un ragazzo di 13 anni e una ragazza 14enne sono rimaste vittime di un accoltellamento mentre andavano a scuola. In seguito all'aggressione la ragazzina è morta nonostante la corsa in ospedale, mentre l'autore dell'aggressione si è rifugiato in una casa vicina.
Due 17enni sono stati arrestati dai Carabinieri, in quanto gravemente indiziati di tentato omicidio e rapina aggravata in concorso ai danni di un 18enne. Il ragazzo è intervenuto per difendere la fidanzata 19enne da un'aggressione in un locale.
La scorsa estate la donna è stata nuovamente arrestata perché, tornando a casa ubriaca, ha sbagliato la porta dell'appartamento, entrando in quello del vicino. Vedendo l'uomo sotto la doccia, pensando fosse un ladro, gli ha tirato violentemente i genitali.