Sono scattate 22 misure cautelari per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e non solo, di giovani cinesi, quasi tutte irregolari in Italia. Venivano adescate su siti internet. Gli indagati, connazionali delle giovani, avevano investito i propri soldi in centri massaggi da nord a sud, in realtà adibiti ad altro.