La Federazione italiana Autonomie Locali e Sanità ha affermato che nella notte, tra il 7 e l'8 settembre, gli operatori sanitari dell'Ospedale Civico di Palermo sono stati "oggetto della rabbia dei parenti di un paziente 90enne deceduto". Decine di persone sono arrivate al secondo piano di prima Medicina, superando portineria e vigilanza.