Sottoponevano i braccianti a condizioni di lavoro opprimenti: a fronte di 15/16 ore lavorative, venivano retribuiti con 2,50 euro l'ora. I tre, a seguito dei rispettivi avvisi di garanzia, avrebbero proceduto nell'immediato al pagamento di sanzioni amministrative, versando all'Erario all'incirca 5,8 milioni di euro.