La promessa di rendimenti elevati a fronte di rischio sostanzialmente nullo e l’esibizione di documenti attestanti che una di queste società era controllata da una primaria banca internazionale, hanno spinto numerosi investitori ad affidare al broker i propri risparmi, anche per importi ingenti, che non sono stati restituiti.
I finanzieri, in collaborazione con l'INPS, hanno denunciato la ricezione del reddito di cittadinanza da parte di 165 soggetti stranieri che non avevano i requisiti per riceverlo.
Indagini su decine di giurisdizioni estere hanno fatto emergere che parte del profitto della frode fiscale era oggetto di successive movimentazioni finanziarie sempre all'estero, funzionali ad attività di riciclaggio e autoriciclaggio.
Si nascondevano dietro i prestanome, che rivendevano a terzi i prodotti petroliferi con addebito dell’imposta, che non venendo versata all’Erario, veniva intascata. Coinvolti vari imprenditori, tra cui uno calabrese contiguo alla ‘ndrangheta
Sono scattati gli arresti domiciliari per un funzionario di Poste Italiane per truffa, riciclaggio e favoreggiamento, nonché il sequestro della somma di 2.182.069,60, nei confronti dei due fratelli beneficiari del profitto del reato.
La piccola era stata affidata ad una baby-sitter assunta sul posto, la quale, quando la minore ha compiuto un anno, non avendo più ricevuto notizie dai genitori italiani ha denunciato quanto accaduto al Consolato. La bimba sta tornando in Italia.
Le Fiamme Gialle hanno potuto sin da subito constatare la presenza di numerosi scatoloni contenenti marijuana e hashish che stavano per essere sistemati da parte di due dipendenti della società, pronti per esser venduti on line e al dettaglio
I nove cittadini stranieri sono stati denunciati per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni.