venerdì, 29 Marzo 2024

Usa, 28enne attacca una scuola elementare cristiana: 6 morti tra cui 3 bambini

L'ennesima sparatoria in una scuola che mette a repentaglio la vita di bambini innocenti. L'attacco studiato e premeditato della giovane 28enne ha mietuto sei vittime tra cui tre bambini di 9 anni. "É arrivato il momento di fare dei passi avanti" afferma il Presidente statunitense Joe Biden.

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Una 28enne ieri ha attaccato una scuola elementare cristiana privata di Nashville e ucciso 6 persone, tra cui 3 minori. L’intervento della polizia locale ha fermato e a sua volta ucciso Audrey Elizabeth Hale.

É l’ennesimo caso di sparatoria negli Stati Uniti, l’ennesima aggressione ad una scuola elementare. Audrey aveva frequentato la Covenant School a Nashville e prima dell’attacco ne aveva studiato la mappa e i protocolli di sicurezza. La ragazza è entrata nell’edificio sparando a delle porte di vetro laterali armata di due fucili e una pistola e si è diretta verso il secondo piano. La criminale è stata fermata 14 minuti dopo il suo arrivo grazie al tempestivo intervento della polizia locale che ha sparato a sua volta e ha ucciso la ragazza.

Le vittime identificate a Nashville sono sei: Evelyn Dieckhaus, Hallie Scruggs e William Kinney, tutti di 9 anni, e gli adulti Cynthia Peak, un’insegnante di 61 anni, Mike Hill, il custode, e Katherine Koonce, preside dell’istituto di 60 anni.

Il motivo non ancora confermato della sua azione sarebbe il sentimento di odio verso la struttura e il personale, che contrasterebbero con la sua identità sessuale. Audrey si definisce trasgender, ufficialmente sono stati usati pronomi femminili in suo riferimento ma secondo i suoi ultimi post sui social, la sua identità appare maschile. Una certezza, afferma il capo della polizia John Drake, è la premeditazione dell’attacco. Sul luogo del crimine sono state trovate mappe e appunti riguardo i protocolli di sicurezza.

I residenti della zona sono rimasti stupiti, alcune donne si sono raggruppate vicino alla scuola e hanno scosso la testa mostrando evidente disappunto e orrore. “É terrificante vedere genitori che corrono verso la scuola” afferma Lisa DeBusk, cittadina di 43 anni del vicinato, “avevo considerato di iscrivere mia figlia alla Covenant, l’ho sempre ritenuta l’istituto più dolce e bello. Nessuno se lo sarebbe immaginato”.

I luoghi di crescita e di insegnamento dei bambini americani non sono più sicuri. “Deve finire. Voglio che un politico si sieda in una chiesa con le famiglie e 250 bambini che sono bianchi dallo shock e dallo spavento” dichiara una madre. Aggiunge “i bambini hanno iniziato la loro giornata come sempre, con la loro uniforme indosso e probabilmente mangiando i loro cereali preferiti. La loro vita è cambiata totalmente oggi”.

Non esiste un’opinione generale che definisce in cosa consista una sparatoria di massa ma il Gun Violence Archive, un gruppo nonprofit che traccia l’uso di armi da fuoco in azioni violente segnalate dalla polizia e da fonti pubbliche, la definisce come una sparatoria nella quale vengono ferite o uccise almeno quattro persone. Ad oggi, l’archivio conta 130 sparatorie di massa soltanto negli Stati Uniti nel 2023.

Il Presidente Biden definisce l’attacco “malato” e “l’incubo peggiore di una famiglia” e spinge il Congresso ad abilitare una legge per il controllo delle armi da fuoco. Non è la prima richiesta avanzata da Biden che ha ribadito di attivare il divieto nella sua recente visita in California, nella discoteca ulteriore teatro di una sparatoria che ha mietuto 11 vittime. Il Presidente afferma che “è arrivato il momento di fare dei passi avanti”.

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