martedì, 23 Aprile 2024

Francia, non si placa la protesta contro la riforma sulle pensioni: scontri e fiamme a Parigi

Ieri nel cuore di Parigi si è tenuto un maxi-corteo che, inizialmente pacifico, si è trasformato in un far-west distruggendo vetrine dei negozi, panchine e pensiline di autobus.

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Dopo nove giorni di scontri, mobilitazioni, arresti e caos nel centro di Parigi e altre città della Francia, non si placa la protesta contro la riforma delle pensioni che porterà all’innalzamento della soglia minima dell’età in cui abbandonare il lavoro da 62 a 64 anni.

Ieri nel cuore di Parigi si è tenuto un maxi-corteo che, inizialmente pacifico, si è trasformato in un far-west distruggendo vetrine dei negozi, panchine e pensiline di autobus. Non è bastato l’intervento delle forze dell’ordine a placare giovani muniti di passamontagna che hanno continuato la protesta dando fuoco a cassonetti e facendo esplodere ordigni tra il quartiere della Bastiglia e del Maires.

Per la CGT, ad oggi, si contano in tutta la Francia 3,6 milioni di persone che hanno preso parte alle manifestazioni. Per la polizia sono 1 milione e 89 mila.

Nel frattempo Macron non si ferma dichiarando che andrà avanti per la sua strada e che la riforma verrà applicata a partire da fine anno, definendola una necessità e restando comunque al di sotto rispetto a quanto già applicato da grandi paesi europei come l’Italia e la Germania.

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