venerdì, 29 Marzo 2024

Messina, frode all’Unione Europea nel settore agricolo: finanziamenti illegali per 600.000 mila euro

Nel territorio dei Nebrodi, a Messina, la Finanza ha scoperto un sistema di frode nel settore agricolo per oltre 600.000 euro. Indagato un agricoltore.

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La Guardia di Finanza di Messina ha concluso un’indagine nei confronti di un’azienda agricola nel comune di Caronia. L’azienda beneficiava dei finanziamenti comunitari illegittimi di oltre 600 mila euro. Le investigazioni sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sant’Agata di Militello e coordinate dalla Procura Europea (European Public Prosecutor’s Office) di Palermo. Dalle indagini, le autorità hanno scoperto un sistema di frode, messo in atto da un imprenditore agricolo peloritano.

L’imprenditore è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per i reati di truffa ai danni dello Stato e per falso ideologico. Poi, la Finanza ha sequestrato i beni di un valore complessivo di oltre 400.000 mila euro e 127 titoli di pagamento Agea (diritti d’aiuto) di 16.000,00 circa. Il provvedimento cautelare è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno essere confermate nei successivi gradi di giudizio.

Per disporre dei finanziamenti europei, l’imprenditore deve disporre dei requisiti

I finanziamenti della Politica Agricola Comune, finanziati dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), servono ad implementare il reddito degli agricoltori per incentivare il mantenimento in buono stato delle superfici agricole e sostenere le produzioni, aumentandone la qualità, sostenibilità e competitività. Per essere ammesso al pagamento dei contributi, tuttavia, l’imprenditore agricolo deve possedere alcuni requisiti. Tra cui la titolarità di “titoli di pagamento” e la disponibilità di un’adeguata superficie.

Dalle indagini effettuate, l’agricoltore indagato aveva dichiarato il possesso di numerosi terreni agricoli, nel parco dei Nebrodi, ricorrendo a falsi contratti di affitto o comodato di fondo rustico. Infatti, dai documenti, sono emersi che questi terreni erano di proprietà del Demanio Forestale della Regione Sicilia. Inoltre, venivano allegati dei falsi contratti di comodato riportati con la firma di persone decedute mesi prima della stipula. Dunque, il GIP del Tribunale di Patti ha quindi emesso il provvedimento di sequestro delle somme percepite che ha riguardato liquidità e beni immobili rinvenuti nella disponibilità dell’indagato.

Il territorio dei Nebrodi non è nuovo a questi fenomeni della specie e delle modalità illecite perché sfruttate da strutturate organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa. Per tali ragioni, l’Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza continueranno a mantenere alta la soglia di attenzione, per evitare che le risorse pubbliche diventino facile preda di imprenditori spregiudicati ai danni di tanti imprenditori onesti. Le attività investigative testimoniano l’impegno assicurato dalla Guardia di Finanza e dalla Procura Europea nella lotta alle frodi in danno al bilancio dell’Unione Europea nel territorio dei Nebrodi.

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