giovedì, 25 Aprile 2024

Iran, condannato a morte cittadino tedesco: “capo di cellula terroristica”

La cellula terroristica a cui apparterrebbe Jamshid Sharmahd sarebbe Tondar. Il condannato ha 67 anni e cittadinanza tedesca. Dopo aver fondato una società di software in Europa, si è spostato negli Stati Uniti, dove ha la residenza.

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Un tribunale iraniano ha condannato a morte Jamshid Sharmahd, perché sarebbe leader di un’organizzazione terroristica. La notizia è stata riportata da Tehran Times. Sharmahd è stato giudicato colpevole di corruzione, di aver pianificato e supervisionato attacchi terroristici; nella giornata di ieri, 21 febbraio, come riportato dal quotidiano locale, il Dipartimento di Giustizia provinciale di Teheran ha confermato la condanna. La cellula terroristica a cui apparterrebbe Sharmahd sarebbe Tondar. Il condannato ha 67 anni, di cittadinanza tedesca. Dopo aver fondato una società di software in Europa, si è spostato negli Stati Uniti, dove ha la residenza.

Tondar: la cellula anti Rivoluzione

Il gruppo Tondar sarebbe stato fondato nel Regno Unito intorno al 2003, secondo i media iraniani, da alcuni filomonarchici, tra cui Fathollah Manouchehri e Foroud Fooladvand. Nel 1979 la Rivoluzione islamica, guidata dall’Ayatollah Ruhollah Khomeyni, cacciò dal Paese la famiglia dello Scià Pahlavi. Secondo il Tehran Times, l’organizzazione sarebbe nata con l’intento di promuovere sentimenti ostili alla Repubblica islamica e odio antireligioso. Il tribunale che ha condannato Sharmahd lo ha giudicato colpevole di almeno 23 attacchi terroristici e di essere riuscito ad avere successo in cinque occasioni. L’intelligence iraniana aveva catturato Sharmahd nel 2020.

Iran-Usa, lo scontro sulle sanzioni

L’azione delle autorità iraniane potrebbe anche essere inserita nell’ambito delle reazioni alle misure sanzionatorie da parte dell’Occidente nei confronti di Teheran. Gli Usa, con l’appoggio dell’Unione europea, continuano a commissionare sanzioni contro la Repubblica Islamica. Le istituzioni europee vorrebbero, oltre alle sanzioni economiche, anche l’inserimento delle Guardie della Rivoluzione (un gruppo d’élite che fa capo alla Guida Suprema) nella lista nera delle organizzazioni terroristiche. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, non ci sarebbero le basi legali per dichiarare il gruppo come organizzazione terroristica. Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, lunedì ha dichiarato, poco prima di una riunione a Bruxelles, che per prendere una decisione simile bisogna ottenere una “condanna legale e concreta“. L’Iran è sempre più vicino alla Russia: le due superpotenze sono infatti accomunate dalle sanzioni occidentali nei loro confronti. Il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, nella giornata di lunedì, 20 febbraio, ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian. 

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