venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Bakhmut chiede pietà: distrutto oltre 60% della città. Zelensky: “Aggressione deve finire quest’anno”

Bakhmut, nell'Ucraina sud-orientale, è nel mirino russo da 6 mesi: distrutto oltre il 60% della città. Zelensky ringrazia Macron e afferma che "è necessario porre fine all'aggressione russa quest'anno". L'Istituto per lo studio della guerra (ISW): "Mosca vuole rafforzare la cooperazione militare con l'Iran".

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Durante la notte appena trascorsa è stata udita una forte esplosioneMelitopol, città occupata dalle forze russe nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. L’ha reso noto Vladimir Rogov, membro nominato da Mosca del Consiglio dell’amministrazione regionale.

Kiev: “Distrutto oltre il 60% della città di Bakhmut”

Nell’Ucraina sud-orientale, la città di Bakhmut è stata vessata per tanto tempo da missili e bombe russe. Ad oggi, si conta che oltre il 60% della città è stato distrutto durante l’offensiva delle forze armate di Mosca. L’ha reso noto il Capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko.

Mosca vuole rafforzare la cooperazione militare con l’Iran

L’Istituto per lo studio della guerra (ISW) ha scritto in un suo report che la Russia cercherà di rafforzare la sua cooperazione con l’Iran per ottenere sistemi d’arma più precisi da utilizzare in Ucraina. Inoltre, l’Istituto ha ricordato che i media statali iraniani, il 28 dicembre scorso, hanno affermato che l’Iran avrebbe ricevuto presto 24 caccia Su-35 dalla Russia, probabilmente in cambio di droni e missili balistici di fabbricazione iraniana. Secondo un blogger russo, questi sistemi d’arma di precisione consentirebbero alle forze russe di colpire in modo più incidente le retrovie ucraine che sono efficacemente protette dai sistemi antiaerei e antimissile occidentali.

Zelensky: “È necessario porre fine all’aggressione russa quest’anno”

Durante il consueto discorso serale, Zelensky ha affermato che “è necessario porre fine all’aggressione russa quest’anno, senza posticipare nessuna di quelle opportunità di difesa che possono accelerare la sconfitta dello stato terrorista”. Ha poi ringraziato il presidente francese Macron perché “sta portando il sostegno della difesa europea all’Ucraina a un nuovo livello” grazie all’invio di “più veicoli corazzati, compresi carri armati con ruote di fabbricazione francese”.

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