mercoledì, 24 Aprile 2024

Guardia giurata spara alla fidanzata e si uccide: mistero omicidio suicidio. La cognata: “Stavano per lasciarsi”

Secondo una prima ricostruzione, l'omicidio-suicidio sarebbe avvenuto ieri sera, 4 gennaio, a Genova. I cadaveri sono stati trovati dalla sorella della guardia giurata che cercava il fratello. Davanti alla porta della fidanzata di lui, la terribile scoperta: la 23enne era nel suo letto, probabilmente uccisa nel sonno; il 32enne era nella stessa stanza con la pistola di servizio in pugno.

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Prima l’omicidio, poi il suicidio. Una guardia giurata di 32 anni ha ucciso la fidanzata di anni 23 e poi si è tolto la vita con un altro colpo secco. È successo ieri, 4 gennaio, a Genova, in un appartamento di Via Anfossi, nel quartiere di Pontedecimo.

Il ritrovamento e la ricostruzione

I corpi sono stati trovati dalla sorella della guardia giurata. Era alla ricerca del fratello, Andrea Incorvaia, di cui non aveva notizie dalla sera prima, 3 dicembre. Ha pensato di far visita alla fidanzata, Giulia Donato, convinta di trovare Andrea, nonostante le cose tra i due non andassero bene da diverso tempo e le liti si facevano sempre più frequenti. Sulla soglia della porta, la sorella ha fatto la terribile scoperta: Giulia era nel letto e sarebbe stata uccisa nel sonno; Andrea è stato trovato nella stessa stanza con la pistola di servizio in pugno. Sul posto sono intervenuti prontamente i medici del 118, le volanti e la squadra mobile. Sono state avviate le indagini e da una prima ricostruzione si suppone che l’omicidio-suicidio sia avvenuto ieri sera.

Primo passo verso la consapevolezza

Questo potrebbe essere a pieno titolo uno dei tanti casi di femminicidio da aggiungere alla lunga lista degli altri omicidi che sono avvenuti in Italia. Liti frequenti che finiscono in tragedia, un amore malato che termina nel sangue, la donna che diventa “possesso” dell’uomo, ecc. Per tutte le donne che sono vittime della brutalità dell’uomo possono aprirsi, per segnare un primo passo verso la consapevolezza, compilando anonimamente il questionario del Quotidiano Italiano per non diventare dei semplici numeri in cronaca nera.

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