giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe a Kherson su asilo nido e pronto soccorso. Putin: “Russia pronta a negoziare ma Kiev rifiuta”

"La guerra lampo è andata terribilmente storta e loro lo sanno, quindi hanno bisogno di più tempo per riorganizzarsi e ricostruire le loro truppe". Così il consigliere di Zelensky . Il ministro Kuleba ha annunciato che l'Ucraina richiederà summit di pace all'ONU da tenersi entro febbraio.

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Questa mattina 27 dicembre, le Forze Armate russe hanno colpito nuovamente le infrastrutture critiche della città di Kherson con l’artiglieria pesante, danneggiando anche un asilo nido, un’abitazione e la sede del pronto soccorso. Anche lo scorso 23 dicembre, i russi avevano attaccato la città con le stesse modalità e danneggiando quasi gli stessi edifici. A diramare la notizia è stato il governatore regionale Yaroslav Yanushevich, che ha dichiarato di come al momento non ci sarebbero vittime in seguito all’attacco.

Missili contro chiesa a Kherson non esplodono

Secondo quanto riferito dal Sir Servizio informazione religiosa, lo scorso 23 dicembre i soldati di Mosca hanno bombardato il centro di Kherson, lanciando due razzi contro una chiesa cattolica che in quel momento era piena di persone, oltre che di bambini, ma i missili non sono esplosi. Stando a quanto dichiarato, durante la messa di natale, dal vescovo cattolico latino di Odessa-Simferopol, monsignor Stanislav Szyrokoradiu, un razzo è caduto spezzandosi in due mentre l’altro è rimasto incastrato nel muro.

Kiev vuole summit di pace a febbraio

Nella giornata di oggi, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha annunciato che l’Ucraina ha intenzione di richiedere, e ottenere, un summit di pace all’ONU entro la fine del mese di febbraio, con il segretario generale António Guterres come mediatore. Secondo Kuleba, la Russia potrebbe essere invitata all’incontro solamente in caso dovesse accettare di essere perseguita per i crimini di guerra in un tribunale internazionale. Il ministro ha affermato che il paese punta ad ottenere l’incontro durante l’anniversario dell’invasione, aggiungendo: “Le Nazioni Unite potrebbero essere la sede migliore per tenere questo vertice, perché non si tratta di fare un favore a un determinato Paese. Si tratta di coinvolgere tutti”.

Russia pronta a negoziare

Dopo che il 9 dicembre scorso Putin aveva dichiarato che un accordo con Kiev era inevitabile per far terminare il conflitto, nella giornata di oggi ha rilasciato un’intervista alla televisione russa Rossiya 1 in cui ha affermato che la Russia è pronta per un negoziato ma è l’Ucraina a rifiutarsi. “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti, su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci” ha dichiarato il capo del Cremlino. Queste affermazioni non sono passate inosservate, e uno dei consiglieri di Zelensky, Mykhailo Podolya, ha risposto al presidente russo con un post su Twitter: “Putin ha bisogno di tornare alla realtà. La Russia ha attaccato da sola l’Ucraina e sta uccidendo i civili. Non vuole negoziati, ma cerca di evitare le sue responsabilità. Questo è ovvio, quindi ci stiamo muovendo verso il Tribunale”.

Kiev: “Mosca parla di pace per riorganizzarsi”

Dopo le dichiarazioni del presidente russo sulla disponibilità di aprire un negoziato, i politici ucraini hanno iniziato a esprimere la propria opinione in merito alle parole di Putin. Dopo le dichiarazioni di Podolya, anche Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente Zelensky, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla CNN. Secondo Rodnyansky, il Cremlino si dice aperto a una trattativa solo per permettere alle sue truppe di riorganizzarsi: “La guerra lampo è andata terribilmente storta e loro lo sanno, quindi hanno bisogno di più tempo per riorganizzarsi e ricostruire le loro truppe”.

Offensiva russa su Bakhmut sta fallendo

Secondo quanto dichiarato dalla vice ministro della difesa Hanna Molyar, le offensive russe nella città di Bakhmut stanno fallendo nonostante la maggior parte delle truppe siano concentrate li. Le dichiarazioni del ministro sono state rilasciate durante una diretta televisiva, in cui la donna ha affermato che i soldati di Mosca non sono capaci di mantenere occupata la linea del fronte da loro conquistata. “Vedete quanto e’ coraggiosa Bakhmut, come i nostri guerrieri infliggono danni al nemico che semplicemente non puo’ avanzare. C’è stato un piccolo progresso, ma l’attacco e’ stato respinto, e oggi il nemico sta cercando di circondare la città senza riuscirci. La Russia intende comunque di raggiungere i confini della regione di Donetsk fino alla fine di 2022” ha dichiarato la ministra.

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