martedì, 23 Aprile 2024

Truffe agli anziani, i Carabinieri ai cittadini: “Non aprite agli sconosciuti. Ci presentiamo sempre in divisa” – VIDEO

Sempre più incontri tra Forze dell'Ordine e cittadini, Il primo passo nella lotta alle truffe è la prevenzione. Conoscere le formule più comuni è fondamentale per non cadere in trappola, come spiegato dal maggiore Moramarco, Comandante della Compagnia Carabinieri di Ronciglione.

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“Mi hanno chiamato a casa, mi hanno detto che mio figlio ha avuto un incidente, ma l’avevo sentito poco prima… ho capito subito che era una truffa”. Questo è solo uno dei tanti metodi attuati dai truffatori per raggirare, spesso con successo, le persone, come ci ha raccontato il maggiore Antonio Moramarco, Comandante della Compagnia Carabinieri di Ronciglione, nell’incontro tenuto il 17 novembre a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo. Il convegno, organizzato dal luogotenente Franco Scarnati, Comandante della stazione locale, in collaborazione con l’associazione “Spazio Supporto Donna”, verteva proprio sulla prevenzione di furti e truffe a danni di anziani e persone sole e ha riscosso un ottimo successo. Presenti all’evento, oltre un ingente numero di abitanti, esponenti della locale amministrazione e varie associazioni di volontariato come Croce Rossa e Protezione Civile comunale.

Maggiore, quali sono le truffe più comuni?
“In merito alle truffe ai danni degli anziani o delle persone sole abbiamo riscontrato che quelle più comuni fanno riferimento a un ipotetico parente in difficoltà, che sia un figlio o un nipote, e dal truffatore viene richiesto il pagamento di una somma per agevolare una qualsiasi pratica. Altre truffe vedono finti impiegati postali o di società di credito o addirittura la consegna di un pacco, ordinato da un familiare, con cui si cerca di carpire la fiducia dell’anziano per poi farsi consegnare quanto più denaro possibile”.

Perché gli anziani sono le vittime predilette dei truffatori?
“Perché purtroppo si approfitta della buona fede delle persone e gli anziani, magari i nostri nonni, che in un periodo dell’anno sono più facilmente soli in casa, diventano più abbordabili. Un po’ per la scarsa dimestichezza con la tecnologia, un po’ perché si fa leva sui sentimenti, vengono facilmente raggirati nel momento in cui si trovano di fronte a una persona con buona parlantina e capacità comunicative. Quindi si va a carpire la buona fede delle persone”.

Parliamo delle truffe online: quali sono le più gettonate e come riconoscerle?
“Questo fenomeno ha avuto una certa crescita, probabilmente dovuta al periodo della pandemia, durante il quale ci siamo tutti abituati a fare acquisti online. Molte volte ci vengono proposte assicurazioni per le macchine o di altra natura con dei prezzi particolarmente vantaggiosi. Oppure acquisti di prodotti tecnologici, come gli smartphone o accessori per la casa, con prezzi eccessivamente bassi e in questo caso bisogna diffidare degli sconosciuti, evitare di effettuare ricariche su conti online o PostePay senza aver avuto a che fare con un reale intermediario finanziario. In questi casi è molto difficile riuscire a riappropriarsi della somma”.

Quali consigli utili possiamo dare alla popolazione per non cadere nelle trappole dei truffatori?
“Affidarsi alle Forze dell’Ordine che, semmai dovessero venire a casa, sarebbero sempre in divisa. Non faremmo mai telefonate, né ci presenteremmo nelle abitazioni senza esserci adeguatamente qualificati, quindi mai fidarsi di chi sta all’altro capo del telefono, soprattutto quando si fanno passare per Carabinieri, personale sanitario o avvocati. Chiedere aiuto a figli e nipoti per gli acquisti online, non aprire agli sconosciuti, in particolare quando si presentano in orari un po’ strani della giornata, in cui c’è meno gente in giro o quando è più difficile entrare in contatto con i propri familiari. Nei casi dubbi o ambigui, il consiglio è di chiamare sempre il 112 o, nelle piccole realtà, rivolgersi alla locale stazione dei Carabinieri”.

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