giovedì, 25 Aprile 2024

Vende dolci a nero e presta soldi a strozzo: usuraio ai domiciliari. Interessi al 430% trovati 27 assegni delle vittime – VIDEO

Vittime persone in gravi difficoltà economiche, acuite a seguito della crisi pandemica da covid19. Tra queste, alcuni imprenditori, di cui lo stesso aveva contezza delle difficoltà economiche che li attanagliavano, con l’applicazione di tassi di interesse annuale che hanno raggiunto anche il 430%.

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Questa mattina, 16 novembre, le Fiamme Gialle di Torino hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un soggetto gravemente indiziato della commissione di reati di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria, nonché il sequestro preventivo di circa 76mila euro.

Le indagini

L’operazione, denominata “DOLCE INTERESSE, è stata avviata dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino nel mese di febbraio 2022. Le successive investigazioni, sviluppate mediante attività di pedinamento, intercettazione e tracciamento delle posizioni attraverso GPS, hanno consentito di acquisire elementi indiziari relativi a fatti di usura perpetrati da un cittadino italiano nei confronti di alcune persone in gravi difficoltà economiche, acuite a seguito della crisi pandemica da COVID-19. In tale contesto operativo, i militari hanno eseguito alcune perquisizioni e hanno rinvenuto documentazioni in formato cartaceo e digitale, 27 assegni dati a garanzia dagli usurati e denaro contante per complessivi per circa 140mila euro. Nel corso dell’analisi della documentazione rinvenuta, sono stati individuati i nominativi di ulteriori persone coinvolte nel giro di usura. Le stesse, a partire dal 2018, avrebbero ricevuto prestiti a tassi usurai dalla persona indagata.

Al termine delle investigazioni sono emerse evidenze probatorie circa plurimi e ripetuti fatti di usura che sarebbero stati commessi dall’indagato mediante l’impiego di risorse finanziarie ottenute dall’esercizio “in nero” di un’attività di rivendita di prodotti dolciari, corrisposte, in prestito, a 11 persone. Tra queste, alcuni imprenditori, di cui lo stesso aveva contezza delle difficoltà economiche che li attanagliavano, con l’applicazione di tassi di interesse annuale che, in alcuni casi, hanno raggiunto anche il 430%. Pertanto, i militari hanno provveduto al sequestro delle somme costituenti il profitto del reato, fino alla concorrenza dell’importo di 76.926 euro.

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