venerdì, 19 Aprile 2024

Meg, presentato “a casa” il nuovo album Vesuvia: il report dello showcase a Napoli

Qui il report dell'incontro che Meg ha tenuto a Napoli per presentare il suo nuovo disco "Vesuvia"

Da non perdere

Vesuvia, uscito il 30 Settembre è il quarto album da solista di Meg che in questi giorni nel toru indoor ha presentato in giro per l’Italia. L’immagine di copertina (lavoro di Bianca Peruzzi insieme a Michele Nannini ispirato ai dipinti di Remedios Varo) ritrae una Meg guerriera con in mano del corallo e con alle spalle il Vesuvio, chiari segni dell’amore sconfinato di un’artista verso la propria cittĂ  d’origine, Napoli.

Oggi mi trovo proprio qui, nella sua città, a La Feltrinelli di piazza dei Martiri per la penultima data del firmacopie e della presentazione dell’album affidata alla moderazione Gianni Valentino, poeta, performer e giornalista nonchè consulente musicale.

Nella sala gremita il giornalista si rivolge a Meg con una prima osservazione: “Vesuvia è una parola che finalmente arriva come titolo” e continua, “perchè più e più volte nelle conversazioni che abbiamo fatto nel tempo io e te, il Vesuvio, la lava e questa terra avevano sempre un ruolo paterno o materno. Appena ho letto il titolo quindi, ho pensato ad una tua liberazione-incarnazione nella figura imponente del vulcano. Ti chiedo perché è arrivato adesso il concetto di Vesuvia?”, a questo punto Meg ci scherza su è rompe il silenzio con un “Ora inizia la mia seduta di analisi” e continua “Per me il Vesuvio è una specie di totem, un imprinting, un fermo immagine nella mia memoria. Il Vesuvio ha sempre fatto parte della mia quotidianità, una figura incombente per questa terra. Sin da piccola ricordo l’osservatorio vesuviano che ci allertava per un possibile risveglio del vulcano, per cui nei miei sogni ricorrenti da bambina, vedevo me che doveva salvare una delle mie sorelle. Precarietà e pericolo ma anche ma anche figura rassicurante, questo è il Vesuvio per me”.

Inizialmente il disco non doveva chiamarsi Vesuvia, questo titolo è arrivato a Meg dal profondo, ci confida. Vesuvia rappresenta così l’alter ego dell’artista partenopea. E’ la parte “più profonda, più creativa, più selvatica, più contraddittoria, è un’altra creatura, mezza strega, mezza guerriera, vulcanica”.

“Quest’album è pieno di suoni, tanti i producer e tu stessa hai lavorato alle ritmiche e ai flussi elettronici. C’è tanta elettronica e tanta introspezione. Vorrei che tu raccontassi alla sala quante e quali sono state le fasi creative della produzione”, Meg ringrazia Gianni Valentino per questa domanda e risponde, “E’ stato un processo molto complicato ma anche molto divertente”.

Tutti i pezzi del disco sono stati prodotti dall’artista insieme ad altri collaboratori. “Non ti nascondere”, “Scusa se sono felice”, “Ciglia”, “Formiche”, “Grazie” sono brani arrivati in studio già con una sua produzione avanzata. Produzione stravolta invece per “Arco e Frecce”, traccia co-prodotta in studio con Daniele Frenetico, così come “Solare” un brano scritto quasi quindici anni fa da Meg che parole della stessa artista “scoppiavo a piangere ogni volta che lo cantavo”, rivisto e rifatto in studio con i fratelli Fugazza. Nei pezzi con Tommaso Colliva “Ciglia”, “Grazie”, “Formiche”, “Scusa se sono felice”, il producer ha chiesto a Meg di aggiungere un tocco più umano, da qui il coinvolgimento di Daniel Plentz batterista brasiliano. Su Formiche la linea di basso di Meg con la sessione fiati, “riporta quasi alla musica delle strade di New Orleans”. Tante collaborazioni, più mani su un solo progetto reso omogeneo dal fatto che su tutti i brani Meg ha tracciato una sua propria linea. Daniele Frenetico (Frenetik, Asian Fake) ha incalzato, con la ritmica tipica di chi nasce come batterista, su quasi tutti i brani a fine produzione.

I suoni, ma anche le parole sono importanti in Vesuvia. “Ritornare a scrivere nella lingua madre, il napoletano, o in alcuni casi scrivere in un Napolenglish come nel brano “She’s calling me”, ti ha messo davanti ad una ricerca, a che punto è arrivata questa tua ricerca e come hai sintetizzato le liriche” chiede Valentino, “Per le parole devo ringraziare non solo la lingua madre ma mia madre che mi ha insegnato a leggere e scrivere prima che andassi a scuola, insegnante di lettere che mi ha trasmesso il suo amore spasmodico per le parole e la loro importanza” risponde Meg.

“Parole e musica fanno parte del vissuto di una persona, la ricerca delle parole è estremamente importante” commenta l’artista che riconosce “A me piacciono le parole che al pronunciarle mi fanno commuovere”. Il pathos non manca, e neanche se vogliamo quella piacevole malinconia che da sempre ha caratterizzato una delle artiste più geniali della scena musicale.

Vesuvia è anche un disco femminista, nel brano Aquila featuring con Emma ed Elisa, è manifesto di temi come quello di sorellanza e di unione tra donne. In “Aquila” ci sono quindi tre donne diverse vocalmente e per Meg questo è un punto in più. Riconosce in Emma un’artista che si espone su tematiche importanti come il salvataggio dei migranti lasciati in mare, così come Elisa a cui sta a cuore la salvaguardia dell’ambiente.

La quiete in Vesuvia è nella penultima traccia “She’s calling me”. Momento di coscienza sulla musica al suono di un pianoforte suonato da Katia Labeque pianista di fama mondiale, il brano è un richiamo a cui non puoi non rispondere, quello della musica.

L’incontro si avvia alla fine con l’intervento a sorpresa in sala di Altea, Alice, SANO e specchiopaura del collettivo napoletano Thru Collected  che hanno collaborato con Meg nel brano “Arco e Frecce“. Altro featuring nell’album è quello con un nuovo talento hard neomelodic NZIRIA nel brano “Napolide”.

Meg è artista, simbolo di donna forte e geniale con Vesuvia ci porta dentro ai meandri del suo Io ed è piacevole trattenersi lì dove vengono fuori la sua forza e la sua fragilità.

Quello del 24 Ottobre è stato un incontro magico, nella sua Napoli, da cittadina del mondo alla sua terra ritorna. Il finale è stato un altro carico di emozioni, l’incontro infatti si è concluso con la proiezione del video di Forte e Fragile di cui Meg è protagonista insieme alle due sorelle Angela Di Donna e Daniela Di Donna.

Ultime notizie