venerdì, 29 Marzo 2024

Cop27, prove di disgelo tra Usa e Cina nel segno del clima. Al Gore e John Kerry presentano i loro progetti

Affrontati temi come finanza innovativa, finanza della "transizione giusta", debito sovrano per sostenibilità e cambiamento climatico, il ruolo del settore privato. Al Gore e John Kerry hanno presentato pubblicamente i loro progetti. Piccoli accenni di disgelo tra Cina e Usa a seguito dell'incontro informale tra i loro inviati. Scintille in apertura.

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“Lei è un negazionista del clima?“. Inizia con le scintille la giornata della Cop27 dedicata al tema della Finanza. È un giornalista del Guardian che pone ripetutamente questa domanda al presidente della Banca Mondiale David Malpass, ospite alla cerimonia di apertura, presenziata dal Primo Ministro egiziano Mostafa Madbouly. Incalzato dalla scomoda domanda “Are you a climate denier?” e di fronte alle insistenze del giornalista, dopo momenti di silenzio ha risposto in modo conciso: “Lei lo sa che non lo sono, quindi non fornisca un resoconto sbagliato”. Alla radice del quesito il fatto che nel settembre scorso il Direttore Generale aveva affermato, scusandosi senza mai ritrattare quanto detto, che “non sapeva” se accettare la scienza del clima.

Se con gli interventi del Primo Ministro egiziano Madbouly e del Ministro delle finanze egiziano Maait i toni sono tornati istituzionali, ribadendo l’importanza che la giornata della Finanza ha acquisito nel corso degli anni come uno degli eventi paralleli alla Conferenza, sono state le parole della Direttrice Generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieca a riportare l’attenzione della platea sull’evitare il disastro climatico: “Sono sicura che tutti abbiamo fotografie dei nostri figli e nipoti. Quando avete dei dubbi, quando vi sentite messi sotto pressione per fare qualcosa di sbagliato, per favore prendete quelle fotografie e guardatele: sono quelle le persone per le quali siamo responsabili. Fate la cosa giusta“.

Il messaggio di Al Gore

Intervistato dalla COP27 Tv, Al Gore, vice Presidente Usa sotto la presidenza Clinton, attivista ambientale vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2007 insieme al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici dell’Onu, ha sottolineato l’ottimo lavoro del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, mentre ha spiega invece che i leader mondiali hanno un problema di credibilità. Il motivo sta nelle loro dichiarazioni ispiratrici sul tema del cambiamento climatico che però non trovano applicazione concreta nei fatti. La scelta chiave secondo Al Gore è abbracciare la soluzione dell’energia solare ed eolica, rompendo la dipendenza dai combustibili fossili, nonostante siano evidenti gli interessi e il potere decisionale anche in ambito politico legati proprio ad essi. Ritornando al tema della giornata, la Finanza, Gore ha evidenziato quella che secondo lui è la questione chiave per accelerare lo sviluppo di energie rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo: garantire e migliorare l’accesso ai capitali privati. Per far capire quanto sia un aspetto chiave, ha ricordato che in Nigeria, ad esempio, per poter avviare progetti nel campo delle rinnovabili, i tassi di interesse richiesti sono 7 volte maggiori di quelli pagati da altre nazioni.

È necessaria inoltre una riforma della Banca Mondiale, che al momento continua a finanziare combustibili fossili, mentre dovrebbe invece focalizzarsi sul cambiamento climatico e sulla prontezza di reazione a una nuova eventuale pandemia. Interrogato poi sul messaggio che si sente di dare al mondo in occasione della Cop27, oltre a ribadire ancora una volta la necessità di interrompere i sussidi ai combustili fossili, ha invitato all’ascolto dei giovani e all’implementazione di quegli strumenti che già esistono, adatti per evitare il disastro climatico. Tra questi, il progetto che ha presentato con Guterres in sede plenaria: Climate Trace (Tracking Real Time Atmospheric Carbon Emissions), uno strumento che combina diverse fonti di informazioni per identificare chiaramente da dove provengono le emissioni globali e in quale quantità, permettendo quindi di lavorare in modo più efficiente per ridurle, partendo proprio dalla loro localizzazione. E ricevendo anche i complimenti e ringraziamenti del Segretario Generale Guterres che in un tweet ha scritto “Ringrazio Al Gore per aver reso ancora più difficile imbrogliare e fare greenwashing“.

Disgelo per il clima tra Cina e Usa?

L’inviato alla Cop27 per la Cina, Xie Zhenhua, ha annunciato che Pechino è disponibile a contribuire al meccanismo di compensazione ai Paesi più poveri per le perdite e i danni da cambiamento climatico, anche se non è chiaro dal messaggio se si tratti o meno di un contributo monetario. Xie ha aggiunto che la Cina non ha un obbligo a partecipare, ma ha espresso la solidarietà rispetto a quelle nazioni che chiedono più azione da parte dei Paesi più ricchi. Il delegato cinese ha inoltre dichiarato di aver incontrato in via non ufficiale l’inviato speciale per il clima degli Usa, John Kerry, nonostante i meeting bilaterali tra i due Paesi siano stati sospesi a inizio anno dopo le tensioni di Taiwan. Non si tratterebbe comunque di un incontro ufficiale, anche se entrambe le potenze ammettono la necessità di arrivare a uno sforzo congiunto se si vogliono raggiungere gli obiettivi proposti dalla Cop27. La scelta dei delegati cinese e statunitense sembrerebbe andare quindi nella direzione sperata da Antonio Guterres ed espressa in un tweet il 7 novembre scorso: “Abbiamo bisogno di un Patto di solidarietà sul clima nel quale economie sviluppate ed emergenti si uniscano intorno a una strategia comune e combinino le risorse per affrontare la crisi climatica. Le due maggiori economie, Usa e Cina, hanno una particolare responsabilità a unire gli sforzi per rendere questo Patto reale“.

Il piano “Energy Transition Accelerator”

L’inviato speciale John Kerry ha anche svelato il piano Usa denominato “Energy Transition Accelerator“. L’idea è quella di coinvolgere il settore privato espandendo il sistema dei crediti di carbonio per dare impulso a progetti di energie rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo. La proposta di Kerry ha trovato il supporto della Bezos Earth Fund e della Fondazione Rockefeller. Durante la presentazione è stato raggiunto sul palco da rappresentanti dei soggetti pubblici e privati che lo hanno sostenuto, ovvero Microsoft Corp., PepsiCo Inc. e la nazione nigeriana.

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