martedì, 23 Aprile 2024

Chiedono il pizzo per anni, decine di arresti tra affiliati a Cosa nostra. Gli inquirenti: “Molti non denunciano”

I soggetti coinvolti farebbero parte di Cosa nostra; sarebbero esperti nel chiedere il pizzo ad imprenditori e commercianti. L'operazione ha richiesto l'ausilio sul campo da parte di centinaia di uomini dei Reparti Speciali.

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Durante le prime ore di questa mattina, 8 novembre, la Polizia ha eseguito a Catania un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di decine di persone; sarebbero esponenti della mafia, appartenenti a Cosa nostra. L’operazione ha richiesto l’ausilio sul campo da parte di centinaia di uomini dei Reparti Speciali. I soggetti coinvolti farebbero parte di un gruppo specializzato nelle richieste di pizzo a imprenditori e commercianti. Gli inquirenti stanno tutt’ora eseguendo mandati di perquisizione e sequestro nel territorio del capoluogo etneo.

Omertà e false dichiarazioni

Inconcepibile che ancora oggi, nonostante l’efficacia e l’incisività dell’azione di contrasto espletata dallo Stato, esistano parti offese che si ostinano a non denunciare” è stato il commento del Direttore Centrale Anticrimine, Francesco Messina. L’omertà è uno degli ostacoli più difficili da affrontare per le Forze dell’Ordine; il Prefetto ricorda, inoltre, che la lotta alla mafia non può essere esclusivamente delegata a Polizia e Magistratura, ma riguarda tutti i cittadini dello Stato. “Cosa nostra non fornisce protezione, commette delitti e inquina le libertà economiche. Non denunciare di essere vittima di estorsione è un comportamento che potrebbe essere ai limiti della rilevanza penale” ha sottolineato Messina.

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