Una banda composta da 5 uomini tra i 28 e i 40 anni è stata sgominata dopo aver messo in atto sei rapine ai danni di hotel di lusso di Firenze dall’agosto fino all’ottobre scorsi, in danno ai turisti che alloggiavano presso quelle strutture. Nei confronti dei cinque, quattro di origine rumena e uno marocchina, sono state eseguite nella giornata di ieri, mercoledì 2 novembre, tre custodie cautelari in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’attività di indagine è stata condotta dagli agenti della Sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile coordinata con la Procura di Firenze ed è iniziata a seguito del primo furto commesso il 21 agosto scorso all’Hotel Plaza. In quella occasione la banda avrebbe colpito nella stanza di un turista straniero, asportando letteralmente la cassaforte che conteneva tra le altre cose un computer portatile, un Iphone, un portafogli e due borse di valore.
A brevissima distanza temporale dal primo colpo, sono stati denunciati altri due furti perpetrati con le stesse modalità: il 23 agosto presso l’Hotel Mercure e il 25 presso l’Hotel Ambasciatori, entrambi nel capoluogo toscano. Anche in questi casi, approfittando dell’assenza dei clienti, la banda avrebbe forzato un’altra cassaforte, incassando un bottino di circa 16mila euro. A seguito di questi episodi gli agenti della Squadra Mobile fiorentina sono riusciti a identificare i responsabili: si sarebbe trattato di soggetti di nazionalità rumena con diversi precedenti in materia di reati contro il patrimonio. Il 4 e 12 settembre si sono verificati altri due episodi di furto aggravato all’interno dell’Hotel Cerretani; il 4 ottobre l’Hotel Ambasciatori è stato di nuovo “visitato” dalla banda e le vittime sono di nuovo risultate essere turisti stranieri.
In tutti i sei episodi, i beni di valore rubati sono stati capi di abbigliamento, accessori di marca, Pc, tablet e smartphone oltre a cospicue somme di denaro contante, prevalentemente di valuta straniera, che i clienti delle strutture avevano lasciato nelle loro camere. Durante le indagini, monitorando i soggetti coinvolti sospettati, gli agenti hanno riscontrato che in due distinte occasioni parte del denaro sottratto, consistente in valuta straniera, era stato riciclato attraverso il cambio presso Money Change fiorentini.
