giovedì, 25 Aprile 2024

Smart working, piscine a orario ridotto e ristoranti chiusi in settimana: il caro energia si sente. Sconti in bolletta coi punti del supermercato

A Milano il Comune impone smart working il venerdì per i suoi dipendenti. Numerosi ristoranti in Italia valutano la scelta di aprire solo il weekend o solo l'estate. A Genova le piscine chiudono anticipatamente e abbassano la temperatura dell'acqua. La Coop offre ai suoi clienti di luce e gas la possibilità di pagare le bollette con i punti della spesa.

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Se da un lato gli enti pubblici hanno deciso di “sganciarsi” dalle decisioni del Governo ed emanare loro stessi alcuni provvedimenti, come la bolletta sospesa in Sicilia, dall’altro con il decreto Cingolani sono arrivate nuove norme per risparmiare sulle bollette, con l’Italia divisa in fasce climatiche. Tra le due soluzioni, ci sono alcune Regioni e alcune aziende che, non trovando aiuti economici da entrambi i lati, hanno deciso di adottare metodi fai da te per risparmiare sulle bollette e aiutare i cittadini.

Bollette che si pagano con i punti del supermercato

Mentre l’Antitrust ha sanzionato diverse compagnie energetiche, come E.On e Iren, per le modifiche unilaterali dei prezzi, la comunicazione ai clienti e le minacce di distacco, in contrasto con l’art. 3 del Decreto Aiuti bis, la Coop offre la possibilità di pagare le bollette di luce e gas attraverso i punti ottenuti con la spesa. L’iniziativa in partenza il 15 novembre, prevede che tutti i titolari di un contratto “Accendi luce & gas Coop” potranno saldare le fatture con i punti fedeltà dei suoi supermercati, fino al 31 gennaio 2023. La catena offre anche una prima stima sull’importo dello sconto che i soci riceveranno con questa promozione: con 950 punti, ad esempio, la bolletta potrà essere scontata di 25 euro.

Fortunatamente l’iniziativa promossa da Coop non riguarda solamente i già clienti, infatti tutti coloro che sceglieranno il contratto “Accendi luce & gas” riceveranno 80 euro di buoni spesa in caso di attivazione di entrambe le forniture, con la soluzione “DualFuel“. Se invece i clienti sceglieranno di attivare solamente una delle due proposte energetiche offerte dalla società, soluzione “MonoFuel”, l’importo sarà di 40 euro. Secondo le previsioni dell’azienda, questa offerta permetterà alle famiglie di risparmiare 1,5 milioni di euro. Secondo il presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario Cifiello, questa offerta “avrà un impatto tangibile sulla bolletta delle famiglie“.

A Milano dipendenti comunali in smart working il venerdì

Il comune di Milano è tra quegli enti che più si è distaccato dai provvedimenti del Governo, decidendo l’accensione ritardata dei riscaldamenti rispetto a quanto stabilito dal decreto Cingolani; un secondo provvedimento per combattere il caro energia pensato dal sindaco è quello di imporre lo smart working al venerdì per i dipendenti comunali. L’accordo, firmato nei giorni scorsi dai sindacati, è entrato in vigore dal 29 ottobre e resterà attivo fino al 7 aprile, con quattro sedi interessate: quella di via Bergognone 30, di via Sile 8, di via Durando 38 e di via Pellico 16.

Il rappresentante sindacale del comune di Milano, Giovanni Mollisse, è intervenuto in merito a questa decisone, spiegando che “gli uffici interessati da questo provvedimento, sono quelli che non hanno il contatto diretto con il pubblico. Si è trovato anche un accordo per chi vuole lavorare in presenza: chiunque rinuncerà allo smart working avrà una posizione di lavoro garantita in un’altra sede del Comune che non sarà soggetta a chiusura”.

Dal Molise all’Abruzzo ristoranti aperti solo il Weekend 

Una delle categorie più colpite, dal Covid prima e dal caro bollette poi, è quella dei ristoratori che da due anni cercano di tirare avanti. Per sopperire agli aumenti dell’energia, alcuni ristoranti a partire dal Molise e fino all’Abruzzo, hanno iniziato a valutare la possibilità di restare aperti solamente il fine settimana. Questa possibile scelta viene confermata dall’amministratore delegato della lavanderia industriale Lim Emiliano Miri, che afferma di essere in contatto con parecchi ristoranti:” La situazione è pesante per la ristorazione, e il caro bollette sta creando molti problemi. Alcuni starebbero, addirittura, pensando di chiudere per il periodo invernale per riaprire a primavera prossima. Almeno la metà potrebbe decidere di chiudere durante la settimana per tenere aperto dal venerdì alla domenica“. Per Miri, restare aperti ogni giorno per garantire il servizio a poche persone non è più consigliabile visti i grossi aumenti delle bollette nel periodo di luglio e agosto.

A Genova cambiano gli orari delle piscine

La seconda categoria più colpita dalle varie problematiche che il mondo intero ha dovuto “sopportare” negli ultimi 2 anni è quella degli impianti sportivi. Una testimonianza è rappresentata da alcune piscine di Genova che, se da un lato registrano un aumento degli iscritti, dall’altro si trovano costretti a ottimizzare le risorse energetiche. In “rappresentanza” degli impianti genovesi, ci sono la piscina Albaro e la Crocera, guidate rispettivamente dal campione del mondo di nuoto e direttore operativo Luca Baldini e da Andrea Biondi. “Stiamo cercando di fornire lo stesso servizio, senza cambiamenti di orari” afferma Baldini, che racconta di come l’intero impianto sia fornito di pannelli solari per le docce, che permettono di coprire il 10% delle necessità, e di un sistema di generazione di energia elettrica che permette un utilizzo limitato delle caldaie. Tutto  ciò però non basta e per questo alcune strutture hanno iniziato ad adottare misure alternative per limitare i costi, come la chiusura anticipata o la diminuzione di un grado dell’acqua presente nella vasca. Alcune persone però non sono contente di queste scelte e non mancano occasioni di “fughe e lamentele” da parte degli utilizzatori.

Il portavoce di “Insieme si vince”, Andrea Biondi, che gestisce anche la Crocera, afferma: “Siamo contenti perché sfioriamo i 100mila utenti, ma senza un intervento da parte dell’amministrazione non potremo andare avanti”. Tutti i gestori delle piscine stanno analizzando gli impianti per consumare meno, ma questa strada non sarà efficace nell’immediato. “I nostri costi annuali si aggirano intorno al milione e mezzo, il 40-45% è composto dalle spese per l’energia e il materiale chimico– continua Biondi-. Con l’aumento delle bollette del 120% possiamo stimare un disavanzo annuale intorno ai trecentomila euro. Abbiamo aumentato i corsi del 10%-15%, ma non possiamo ribaltare i costi sugli utenti.”

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