giovedì, 18 Aprile 2024

Per 31 ore aggrappato al cavalcavia si lancia nel vuoto: afferrato dai Vigili del Fuoco salvo 48enne

Un 48enne è rimasto fermo per 31 ore minacciando di buttarsi dopo aver scavalcato la recinzione del cavalcavia. Grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, è stato possibile salvare l'uomo.

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Ha scavalcato la rete del cavalcavia sul raccordo tra Pianura e il Vomero, del Rione Traiano di Napoli, e minacciato di buttarsi giù e restando lì per 31 ore. È successo ella mattina di mercoledì 19 ottobre, protagonista un 48enne di nome Gesualdo. Poco dopo “l’annuncio” di volersi suicidare lanciandosi nel vuoto, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Polizia Municipale e l’Asl. Le Forze dell’Ordine hanno subito chiuso gli accessi del raccordo tra la zona ovest e il quartiere collinare. Fin dai primi minuti i soccorritori hanno preso contatto con l’uomo senza perderlo mai di vista, e parlando con lui a turno insieme a uno psicologo e un mediatore dei Carabinieri. Gesualdo però non sembrava voler ascoltare, confermando di volersi gettare nel vuoto, dal momento che “avrebbe fatto un guaio” riferiscono alcuni testimoni, riconducendo la scelta a dei problemi in famiglia.

Non appena i soccorritori hanno montato un telone per attutire la caduta, il 48enne, che lavora come trasportatore, si è sposta di qualche metro e resta in quella posizione per 31 ore consecutive senza mangiare o bere. Alcuni familiari dell’uomo hanno affermato di non conoscere i motivi della decisione, visto che “era benvoluto nel quartiere e non ci risulta avesse dei problemi. A quanto ne sappiamo era uscito come tutte le mattine per andare a lavorare, aveva salutato la moglie e i due figli”. Alcuni amici hanno mandato un appello anche alla squadra del Napoli visto che “il calcio è la sua passione”. Dopo più di un giorno passato fermo sul cavalcavia, verso le 15 di ieri 20 ottobre, l’uomo ha deciso di lasciarsi cadere, prontamente salvato da due Vigili del Fuoco che lo hanno afferrato per la mano rimanendo sospesi nel vuoto assieme a lui. Dopo aver assicurato delle corde, un pompiere si è calato dal ponte e lo ha sorretto mentre gli altri due lo trattenevano, riuscendo a salvarlo e a portarlo all’Ospedale del Mare.

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