Durante una masterclass tenuta al Festival del Cinema di Roma, Mario Martone, il regista napoletano, si racconta. Alla figura di Renato Caccioppoli, matematico e musicista, si deve il passaggio di Martone dal teatro al cinema. Il cineasta aveva abitato nel suo stesso palazzo e Caccioppoli si era sparato nel 1959. Di lui si sapeva poco, da qui la volontĂ di scrivere e dirigere Un Matematico Napoletano. Era il suo primo film e voleva Carlo Cecchi come protagonista, per raccontare l’ultimo giorno di vita della figura tormentata.
Al tempo frequentava la storica galleria di Lucio Amelio, era molto amico di Tony Servillo e vedeva i film di Coppola, Scorsese e Fassbinder. Se ripensa al passato, è colto da melanconia. A proposito di Nostalgia, così si chiama il suo ultimo film, con protagonista Pier Francesco Favino, che concorrerà agli Oscar nella shortlist dei film internazionali: ambientato nel Rione Sanità , rappresenta la sua ultima fatica cinematografica, in uscita nei cinema italiani il prossimo 25 maggio.