“Le truppe russe stanno evacuando Kherson perché sono pronte a bombardare la città”. Così, su Telegram, Kim, capo dell’amministrazione militare regionale di Mykolaiv. Le autorità filorusse della regione avrebbero cominciato l’evacuazione dei residenti di Kherson per il timore di un attacco ucraino. Secondo Kim è esattamente il contrario. Sarebbero i russi quelli pronti a bombardare. Kirill Stremusov, il viceamministratore filorusso della regione di Kherson, ha dichiarato che la battaglia inizierà in un futuro molto prossimo. “Si consiglia alla popolazione civile di lasciare l’area in cui si svolgeranno le imminenti, feroci, ostilità. Se possibile, naturalmente. Per non esporsi a rischi inutili”, ha detto.
Intelligence GB: “Esercito russo sempre più in difficoltà”
Nell’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, invece, si legge: “A otto mesi dall’invasione, gli elementi di primo piano dei vertici militari russi sono sempre più disfunzionali e, a livello tattico, c’è sicuramente una crescente carenza di sottufficiali capaci, che organizzino e guidino i riservisti appena mobilitati”. Nel frattempo, è stata ripristinata l’alimentazione elettrica della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo il terzo blackout in dieci giorni. A riferirlo è il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Mariano Grossi: “Le ripetute interruzioni mostrano quanto siano precarie le condizioni della sicurezza nucleare presso la più grande centrale d’Europa”. Nelle ultime 24 ore, sebbene non siano stati registrati bombardamenti nei pressi dell’impianto, l’AIEA ha registrato l’esplosione di quattro mine.
Mosca colpisce un impianto energetico a Dnipropetrovsk
Le forze russe hanno colpito un impianto energetico nel distretto di Dnipropetrovsk. Diversi insediamenti sono rimasti senza elettricità. I soldati di Mosca continuano ad abbandonare Kherson. È possibile che l’uscita delle colonne sia una continuazione dell’evacuazione iniziata giorni fa. Ma non si può affermare che la città sia stata completamente abbandonata, anche se i membri dell’amministrazione filorussa sono fuggiti verso la riva sinistra del fiume Dnepr. Sulla riva destra, invece, sono rimaste molte unità ed equipaggiamenti dell’esercito russo. Nel caso in cui dovessero effettivamente ritirarsi, probabilmente la diga della centrale idroelettrica potrebbe essere fatta saltare in aria.
