giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Mosca: “Da domani legge marziale nel Donbass”. Putin: “Kiev rifiuta il dialogo e muoiono civili”

Il presidente Putin ha firmato un decreto che prevede l'introduzione della legge marziale, a partire da domani 20 ottobre, nelle quattro regioni ucraine, Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, che la Russia ha annesso illegalmente. Stoltenberg: "Nato consegnerà sistemi di contrasto ai droni".

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La guerra in Ucraina continua in maniera persistente, sia sul fonte degli attacchi, che sul fronte diplomatico. Il presidente Putin ha firmato un decreto che prevede l’introduzione della legge marziale, a partire da domani 20 ottobre, nelle quattro regioni ucraine, Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, che la Russia ha annesso illegalmente, secondo quanto riportato dalla Tass. Tuttavia, come dichiarato dal portavoce di Putin, Dmitry Peskov, Mosca non ha alcuna intenzione di chiudere i confini di queste regioni. La risposta dell’Ucraina a questo notizia non si è fatta attendere a lungo, infatti il consigliere del presidente Zelensky, Mikhailo Podolyak, ha scritto su Twitter: “L’attuazione della legge marziale nei territori occupati da parte della Federazione russa dovrebbe essere considerata solo come una pseudo-legalizzazione del saccheggio delle proprietà degli ucraini da parte di un altro raggruppamento. Questo non cambia nulla per l’Ucraina: continuiamo la liberazione e la de-occupazione dei nostri territori“.

Putin: “Kiev rifiuta il dialogo e muoiono civili. Indennità di mobilitazione pari a 3.200 euro mensili”

Durante la riunione del Consiglio di sicurezza russo, secondo quanto riportato da Interfax, Putin ha dichiarato che Kiev rifiuta qualsiasi proposta di dialogo, perciò “gli attacchi continuano, i civili stanno morendo. Le leggi costituzionali sull’ammissione delle quattro nuove regioni alla Federazione Russa sono entrate in vigore. Come è noto, il regime di Kiev si è rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo e rifiuta qualsiasi proposta di dialogo. Piuttosto, gli attacchi continuano. I civili stanno morendo”, ha dichiarato Putin. “Oggi ho firmato un ordine sulla stretta osservanza dei termini e degli importi dei pagamenti stabiliti. Dovrebbero essere, lasciate che lo ricordi, almeno 195mila rubli – circa 3.200 euro – al mese. Vorrei sottolineare che questo include il periodo di formazione e addestramento di personale”, ha affermato il presidente riguardo l’indennità di mobilitazione.

Stoltenberg: “Nato consegnerà sistemi di contrasto ai droni”

“Nei prossimi giorni, o comunque nel breve periodo, la Nato consegnerà sistemi di contrasto ai droni, centinaia di disturbatori di frequenze che li aiuteranno ad affrontare la minaccia specifica dei droni, compresi ovviamente quelli di fabbricazione iraniana che ora stanno provocando allarme e sofferenza in Ucraina”. Queste le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista alla tv tedesca Deutsche Welle. “A breve termine, penso che la cosa più importante che possiamo fare sia mantenere ciò che gli alleati hanno promesso, intensificare e fornire ancora più sistemi di difesa aerea”.

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