venerdì, 19 Aprile 2024

Fiumi di droga dalla Campania in Versilia, sgominato clan: dosi tagliate in pizzeria storico lido per riciclare il denaro – VIDEO

I Carabinieri hanno eseguito 14 misure cautelari nei confronti di soggetti presumibilmente affiliati a un'organizzazione criminale affiliata alla camorra. Secondo le indagini i soggetti smerciavano droga attraverso una pizzeria nel centro di Viareggio e uno storico stabilimento balneare.

Da non perdere

I Carabinieri di Lucca insieme alla Guardia di Finanza hanno eseguito, questa mattina, 14 misure cautelari nei confronti di persone indagate per “associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”. L’operazione ha consentito di neutralizzare un vasto giro di spaccio di droga su tutta la Versilia, nonché di individuare soggetti di elevato spessore criminale responsabili dell’attività in questione di cui 4 sono finiti in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 5 con l’obbligo di dimora.

L’organizzazione criminale si sarebbe mossa acquistando all’ingrosso considerevoli partite di cocaina e hashish da esponenti di clan camorristici di Napoli. La droga veniva poi confezionata all’interno di una pizzeria di Viareggio e distribuita ai mediatori della Versilia, i quali a loro volta provvedevano a darla ai pusher per lo smercio al dettaglio ai clienti.

Lo sviluppo dell’attività investigativa

Le indagini sono state avviate nel marzo 2021, per far luce sul presunto traffico di sostanze stupefacenti nel territorio Versiliese. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un sodalizio di persone di origine campana da tempo radicato nella provincia di Lucca, considerato vicino alla camorra che operava anche nella provincia di Napoli.
Dall’attività di indagine è emersa la scaltrezza degli indagati, i quali utilizzavano auto sempre diverse per rifornirsi e, appunto, i locali di una pizzeria durante l’orario di chiusura per il confezionamento e la suddivisione dei quantitativi da distribuire ai pusher. Gli esponenti dell’organizzazione criminale avrebbero inoltre preso in gestione uno storico stabilimento balneare viareggino, allo scopo di riciclare i proventi ottenuti dall’attività illecita di spaccio. I Carabinieri e i Finanzieri hanno accertato che quest’ultimo, uno dei più antichi d’Italia, era luogo d’incontro per gli affari illeciti, i quali erano curati dal principale indagato ovvero il capostipite di una nota famiglia campana operante da diversi anni in Versilia.

Ultime notizie