La diciannovesima legislatura è ufficialmente iniziata. Alle 10:30 Liliana Segre, in veste di presidente del Senato, ruolo che compete alla senatrice più anziana presente, ha aperto la seduta accolta da un lungo applauso.
Il discorso di Liliana Segre
La senatrice a vita durante, il suo discorso, ha sottolineato l’importanza della Costituzione e dei principi su cui si basa: “Anche la Costituzione è perfettibile e può essere emendata. Ma se le energie che vengono spese per cambiare da decenni la costituzione con risultati modesti e peggiorativi, fossero state usate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e felice“. Liliana Segre ha fatto poi riferimento all’articolo 3: “Il Pensiero corre all’articolo 3, nel quale i padri e le madri costituenti vollero lasciare un compito perpetuo alla Repubblica. Le grandi nazioni dimostrano di essere tali riconoscendosi coralmente nelle festività civile, ritrovandosi affratellate nelle ricorrenza scolpite nella storia della patria. Perché per il popolo italiano queste date dovrebbero essere vissute come divisive?“.
Poi un monito ai nuovi eletti: “Mi auguro che la nuova legislatura veda un impegno concorde per tenere alto il prestigio del Senato. Nella mia ingenuità di madre di famiglia, credo che occorra interrompere la lunga serie di errore del passato. La maggioranza si ricordi degli abusi che denunciava quando era minoranza. La minoranza si ricordi degli eccessi che rimproverava all’opposizione quando erano loro a governare“. La senatrice a vita ha concluso augurando buon lavoro ai nuovi eletti: “Auspico che tutto il Parlamento, con unità di intenti, sappia mettere in campo un impegno straordinario per rispondere al grido di dolore che giunge da tante famiglie e imprese, che si battono contro l’inflazione e contro i costi dell’energia. Senatrici, senatori, cari colleghi: buon lavoro”.
La prima chiama
Una volta terminato il discorso, la seduta come da rito è stata sospesa. I lavori sono stati riaperti ai 26 senatori subentranti, indicati dalla Giunta per le elezioni. Si è poi proceduto con la prima votazione, con la chiama in ordine alfabetico per l’elezione del presidente sia a Palazzo Madama che a Montecitorio. Dopo tutte le formalità e i rituali necessari, si è proceduto alla prima votazione. Alla Camera non sono stati raggiunti i 2/3 dei voti necessari per eleggere il nuovo presidente, quindi è mancato il quorum richiesto di 267 voti; 369 sono state le schede bianche. Dieci le schede nulle. Prossimo scrutinio alle 14. Fumata bianca al Senato, dove l’accordo del centrodestra sul nome di Ignazio La Russa, pur non essendo stato rispettato dai senatori di Forza Italia, è stato eletto Presidente di Palazzo Madama. Il senatore di Fratelli d’Italia con 116 voti ha raggiunto il quorum superando i 104 voti che erano sufficienti per l’elezione. 65 le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede la seduta, e altrettanti a Calderoli. Per Forza Italia hanno partecipato al voto solo Berlusconi e Casellati.
La seduta è sospesa. E’ convocata, in #SalaPannini, la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, ai sensi dell’articolo 3 del #RegolamentoSenato https://t.co/ewZP7LdXsn #XIXLegislatura pic.twitter.com/xXncNj5Cc2
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) October 13, 2022
La seconda chiama
Alle 14 si è tenuta la seconda votazione alla Camera dei Deputati che si è conclusa con un altro nulla di fatto. Sono infatti 365 le schede bianche e sette quelle nulle su 388 voti, quindi non si è nuovamente raggiunto il quorum. La terza chiama è prevista per le 17 di oggi.
La terza chiama
Alle 17 si è tenuta la terza votazione alla Camera dei Deputati, conclusa con l’ennesima vittoria delle schede bianche che sono infatti 357 su un totale di 377. Nuovamente non sono stati raggiunti i 2/3 dei voti necessari all’elezione e la quarta chiama si terrà domani 14 ottobre alle 10:30.
La geografia degli eletti
La geografia degli eletti riflette la densità della popolazione di ciascuna Regione. La Lombardia, con gli oltre 9 milioni di abitati suddivisa in 4 circoscrizioni, è la più rappresentata alla Camera con 64 deputati. Al contrario, il Molise ha solo due deputati e la Valle d’Aosta uno. Le urne anticipate hanno impedito di riscrivere i collegi in base al Censimento generale che ha danneggiato il Lazio. Infatti, la regione capitolina ha superato come abitanti la Campania ma gli spettano 36 deputati rispetto ai 38 di quest’ultima. Inaspettatamente ne arriverà però uno in più, il 37esimo, a causa delle troppe multicandidature. Questo perché Fratelli d’Italia in Veneto orientale ha esaurito la lista proporzionale e un eletto è scattato nel Lazio 2, Paolo Pulciani. Sempre per le troppe pluricandidature, questa volta di Movimento 5Stelle a Napoli, la Campania ha ceduto un eletto alla Lombardia 2 (Varese), Regione che quindi avrà il 65esimo deputato, Alessandra Todde, benché questa sia di Nuoro.