sabato, 20 Aprile 2024

Sport invernali, -4 giorni alle elezioni federali: le ombre sull’ultimo quadriennio

A 4 giorni dalle elezioni, analizziamo l'ultimo quadriennio, dal "caso Marsaglia" alla vicenda Kappa-Armani senza dimenticare la penalizzazione dei criteri di qualificazione olimpica.

Da non perdere

Il giorno 14 settembre 2022 sono stati resi noti i nomi dei candidati che si contenderanno il ruolo di presidente Fisi per il prossimo quadriennio. Tra questi, anche quello del presidente uscente Flavio Roda il quale, in base alle norme federali, una volta completato il terzo mandato, non dovrebbe essere eletto per la quarta volta.

La Federazione Italiana Sport Invernali approda alle elezioni del 15 ottobre cercando di scansare l’ultima “slavina”, in ordine di tempo, che si abbatte sui vertici Fisi. È proprio di ieri sera la notizia “dell’ineseguibilitàdell’accordo con lo sponsor Armani, poiché il Tribunale di Milano ha dato ragione a BasicItalia (Kappa), sull’illegittimità del contratto. Un episodio che si è aggiunto alla già lunga lista di situazioni e di scelte, criticate dai più, che hanno caratterizzato l’ultimo quadriennio di attività della Federazione Italiana. L’esempio più recente è la vicenda Kappa-Armani, ma non si può dimenticare il “disastro qualificazioni olimpiche“, per via del quale l’Italia si è presentata alle a Pechino con soli 7 atleti per lo sci alpino, la disciplina forse più seguita nel nostro Paese.

Disastro qualificazioni olimpiche 2022

Durante l’anno 2021, vengono resi noti i nuovi criteri di qualificazione olimpica per Pechino 2022 nello sci alpino, la disciplina con maggior tradizione e seguito. Molte cose cambiano e gli azzurri, proprio in virtù dei nuovi sistemi, di difficile comprensione, si trovano in posizioni scomode a un anno dalla manifestazione olimpica. Niente di preoccupante, poiché a quei tempi c’era tutto il tempo di trovare una soluzione, addirittura giornalisti importanti di Eurosport tra cui Massimiliano Ambesi, hanno citofonato ai vertici Fisi allertandoli sulla situazione. Rassicurante la risposta federale: “Tutto sotto controllo“. Eppure si arriva alla “deadline” e l’Italia può partire con soli 7 atleti per lo sci alpino, un oltraggio per una nazione come l’Italia. Una scarsa capacità di analisi dei regolamenti che fa il paio con un altro episodio poco edificante, il cosiddetto “caso Marsaglia“.

Il “caso Marsaglia”

Febbraio 2022, è polemica tra Matteo Marsaglia e la federazione. Il 36enne azzurro di discesa libera e superG, rivela di aver ricevuto dai tecnici la richiesta di simulare un malanno prima della partenza per le Olimpiadi, così da far subentrare un altro atleta, ritenendo quest’ultimo più in formaMarsaglia rifiuta, con pieno diritto di farlo, la dirigenza smentisce ma resta una scia di dubbi sull’accaduto. Fra questi, il fatto che l’atleta in questione, colui che sarebbe dovuto subentrare a Marsaglia, era già a Pechino. Ora, arrivare a Pechino a febbraio 2022 non era cosa da poco, c’era da imbattersi in maree di controlli piuttosto che tamponi e mille altre complicanze legate alla competizione. Una circostanza mai del tutto chiarita e che ha lasciato profonde perplessità fra gli appassionati degli sport invernali.

Ultime notizie