sabato, 20 Aprile 2024

Femminicidio nell’Anconetano, massacrata di botte in casa: fermato il marito

El Ghaddassi Tarik è stato condotto in caserma dai Carabinieri di Osimo: la versione fornita sulla morte della moglie, Ilaria Mariorano, non ha convinto. L'uomo si sarebbe giustificato dicendo che la donna aveva sbattuto la testa a seguito di una caduta accidentale. Sul posto sono in corso i rilievi della Polizia scientifica. Si attende inoltre l'esito dell'autopsia.

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È stato fermato dai Carabinieri che conducono le indagini El Ghaddassi Tarik, il marito di Ilaria Maiorano, la 41enne trovata senza vita nella sua abitazione, un casolare a Padiglione di Osimo, in provincia di Ancona, nella mattina di oggi, martedì 11 ottobre. Si sospetta che la donna sia stata massacrata di botte nel corso di un litigio col marito. A trovare il corpo gli operatori del 118 allertati dai Carabinieri, i quali avevano ricevuto a loro volta una segnalazione di un parente della vittima, come riporta l’edizione online del Resto del Carlino. Quando sono giunti sul posto i militari hanno trovato in casa sia la vittima che il marito. L’uomo si sarebbe giustificato dicendo che la moglie aveva battuto la testa cadendo dopo aver perso l’equilibrio. Le ferite sul corpo di Ilaria Maiorano non sembrano però compatibili con una caduta accidentale, ma piuttosto con delle percosse. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e agli arresti domiciliari per una questione di droga, è stato quindi condotto in caserma per essere ascoltato. Proprio in quella sede l’uomo avrebbe avuto un malore poco dopo il suo arrivo. Nel frattempo sono in corso i rilievi da parte della Polizia scientifica ed è presente anche la Polizia locale. Si attendono inoltre gli esiti dell’autopsia.

Ilaria Maiorano e il marito El Ghaddassi Tarik erano sposati civilmente da 10 anni e avevano anche 2 figlie piccole. Con la diffusione della notizia della morte della donna, al casolare sono giunti anche amici e parenti. Tra i presenti, l’Imam della comunità islamica di Osimo, che ha parlato di una “famiglia tranquilla” che frequentava la moschea locale, e il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ex compagno di scuola della vittima, che come l’Imam, ha dichiarato di non essere a conoscenza di problemi familiari.

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