giovedì, 18 Aprile 2024

Minacce, corruzione e abuso di potere: ai domiciliari sindaco del Siracusano

Il sindaco di Priolo Gargallo è finito agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione, tentata concussione, concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici. Avrebbe abusato del suo potere all'interno dell'amministrazione comunale per favorire aziende e minacciare imprese locali.

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Nella giornata di oggi, 3 ottobre, il sindaco di Priolo Gargallo, Giuseppe Gianni, in provincia di Siracusa, è finito agli arresti domiciliari per delitti contro la Pubblica Amministrazione. A eseguire la misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa è stato il personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Priolo Gargallo, in collaborazione con il Nucleo Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Siracusa. Secondo le indagini preliminari, il sindaco si è reso responsabile di istigazione alla corruzione, tentata concussione, concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici. Per alcuni dei reati contestati avrebbe agito con soggetti concorrenti, sia privati sia Pubblici Ufficiali, che sono stati denunciati in libertà.

Il Primo cittadino avrebbe intimato a imprenditori locali, abusando del proprio potere all’interno dell’amministrazione comunale, il pagamento di grosse somme di denaro a società da lui indicate, per favorire alcune imprese nell’ambito delle gare di appalto, garantendo loro un diritto di precedenza rispetto alle altre società concorrenti. Stesso modus operandi è stato utilizzato per agevolare l’assunzione presso aziende leader del polo industriale siracusano. Dalle intercettazioni è emerso che il Sindaco, nel corso di colloqui con alcuni dirigenti dell’area industriale, minacciava di effettuare pesanti controlli e verifiche, competenti al Comune per il settore ambientale, e grosse multe alle aziende che gli stessi dirigenti rappresentavano, qualora non avessero assecondato le sue richieste.

L’attività di interferenza del Sindaco è stata riscontrata anche nell’ambito comunale, riguardo la libertà autodecisionale dei funzionari. Sembrerebbe che il sindaco abbia imposto al dirigente di settore di accogliere un’istanza per ottenere il patrocinio di una manifestazione pubblica e un contributo economico per la sua organizzazione. Medesima condotta sarebbe stata attuata nei confronti di un altro dirigente comunale, per imporgli la revoca di un provvedimento con effetti sfavorevoli sulla pratica relativa a un lido balneare sul litorale. Avrebbe anche disposto l’annullamento di multe elevate per aver infranto il codice della strada a privati che hanno richiesto un suo intervento, modificando i verbali con il personale della Polizia Locale di Priolo. L’arresto è scattato questa mattina e, con l’occasione, è stata perquisita la sua abitazione e gli uffici comunali da lui utilizzati.

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