giovedì, 25 Aprile 2024

JazzMi 2022, appuntamento surreale con Venerus e Casino Royale

Venerus e Casino Royale sono stati i protagonisti dell'apertura al JazzMi di Milano, il 29 settembre 2022. Un concerto catartico e alternativo che, partendo da un sottofondo jazz, ha mescolato vari generi e creato un'atmosfera surreale.

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Surreale è forse l’unica descrizione valida per una serata come quella che si è tenuta al Teatro del Verme a Milano. Non poteva esservi miglior apertura del JazzMi, la cui settima edizione ha avuto inizio proprio nella serata del 29 settembre. Protagonisti della serata sono stati i Casino Royale seguiti dal cantautore milanese Venerus, che in tre ore di concerto hanno espresso al meglio la loro arte.

Un’atmosfera magica è andata creandosi con un climax che ha raggiunto l’apice massimo nell’esibizione del cantante milanese Venerus. I Casino Royale hanno dato l’avvio a questa serata con una vitalità e potenza di voci che hanno fatto tremare le pareti, riempiendo la sala ed entusiasmando il pubblico: hanno riproposto alcuni dei loro brani storici accattivandosi i clamori dei fan accorsi numerosi sotto il palco, trepidanti nel vedere suonare inaspettatamente il gruppo ad un evento ‘istituzionale’. Con un incrocio di voci tra il frontman Alioscia Bisceglia e la presenza di due amici e membri aggiunti del gruppo, Marta del Grandi e Saverio Tasca, ammirevole è stata l’espressione musicale che non si è posta confini, né durante la serata né mai. Passando dal brano ‘Suona ancora’ ai loro successi ‘Cose Difficili’ e ‘Protect Me’, fino ad un inedito elettrizzante in conclusione, i Casino Royale hanno intrattenuto per un’ora intera il pubblico senza essere mai stanchi.

In seconda serata e con un’entrata che si è fatta attendere non poco, Venerus ha invece coinvolto il suo pubblico in modo completamente opposto alla band. “Sospendiamo le nostre emozioni per un’ora, il che non significa non dargli ascolto, ma semplicemente lasciare che esse scorrano da sole e vengano poi liberate solo alla fine”, con questa proposta ha quindi chiesto un coinvolgimento del pubblico, una sorta di partecipazione al suo canto che non ha visto pause. Il cantautore ha suonato ininterrottamente per circa 45 minuti alternando pianoforte e pianola con un synth e non permettendo al silenzio di intrufolarsi nella sua arte. Sembrava di assistere ad una sua registrazione in sala in un clima di intimità, quasi a guardarlo unire insieme i punti di un pensiero e di una musica che prendeva forma davanti a noi. Una sperimentazione artistica davanti alla quale il pubblico è rimasto esterrefatto e il cui effetto si è percepito nel silenzio che ha pervaso la sala. Era come restare sospesi, proprio come lui desiderava che accadesse. L’artista ha mescolato richiami di jazz al soul fino a proporre intermezzi di elettronica a fare da sfondo al pianoforte. Tra i brani più di successo hanno spiccato ‘Luci’ e ‘Ogni pensiero vola’.

Una standing ovation è stata la rottura a quella sospensione: non appena Venerus ha staccato le mani dal piano e per la prima volta ha guardato il pubblico, come se anche lui fosse ritornato alla realtà, il silenzio si è trasformato in un clamoroso e lunghissimo applauso che a stento è riuscito a ‘compensare’ l’immensa performance artistica alla quale il pubblico ha assistito.

Due tipologie diverse di artista si sono presentate dunque ad un evento catartico che ha messo in evidenza un jazz che ha incontrato sfumature di pop, rap, soul, elettronica e molto altro. Gli artisti hanno mostrato il loro valore e professionalità in onore di un appuntamento annuale che vuole riunire le personalità eclettiche del mondo musicale, ma soprattutto per accrescere l’apprezzamento della musica Jazz e la sua diffusione.

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