Continua la discesa del prezzo del gas che arriva sotto i 180 euro. All’apertura dei mercati, ad Amsterdam i Ttf cedono il 6,5% poco sotto i 177 euro al megawattora. Al momento, il prezzo del gas non sembra quindi essere sensibile alle ultime conseguenze derivate dal conflitto tra Russia e Ucraina e delle tensioni tra Mosca e l’Occidente. Invece, il prezzo del petrolio è in deciso rialzo questa mattina, lunedì 3 ottobre, sui mercati delle materie prime. Infatti, il barile di greggio con consegna a novembre è scambiato a 81,92 dollari con un aumento del 3,06%. Il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 87,65 dollari con un avanzamento del 2,95%.
Stabili prezzi di benzina e diesel. Aumenta il metano
Nonostante l’aumento del greggio, le quotazioni dei prodotti raffinati hanno invertito bruscamente la rotta, tornando a scendere con forza. Poco mosse le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, fatta eccezione per il metano. A sabato 1 ottobre, inizio dell’anno termico, molti contratti annuali di fornitura sono all’ingrosso di gas sono stati rinnovati a prezzi notevolmente più alti. Da qui il nuovo balzo dei prezzi alla pompa, a oltre 3,13 euro/kg. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico: benzina self service a 1,642 euro/litro, diesel a 1,746 euro/litro. Mentre la benzina al servito è data a 1,789 euro/litro, diesel a 1,890 euro/litro. Gpl servito a 0,790 euro/litro, metano servito a 3,136 euro/kg, Gnl 3,173 euro/kg. Mentre sulle autostrade, la benzina self service si attesta a 1,746 euro/litro (servito 2,013), il gasolio self service 1,842 euro/litro (servito 2,100), Gpl 0,889 euro/litro, metano 3,739 euro/kg, Gnl 3,413 euro/kg.
