venerdì, 29 Marzo 2024

Interruzione di gravidanza, FDI diviso sull’aborto: 28 settembre manifestazioni per i diritti delle donne

Sono previste per il pomeriggio di oggi, 28 settembre - giornata mondiale per l'aborto libero e sicuro, manifestazioni in tutta Italia per tutelare la legge 194 e il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza, organizzate dall'associazione "Non una di meno".

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“Vogliamo quello che ci spetta, vogliamo diritti e garanzie. Vogliamo gli obiettori fuori dai consultori e ospedali pubblici. Vogliamo il diritto alla salute, al welfare e al reddito per l’autodeterminazione”. Queste sono le parole delle militanti dell’associazione Non una di meno, che hanno organizzato per il pomeriggio di oggi, 28 settembre, mobilitazioni in tutta Italia con l’iniziativa Furios3, per l’aborto libero e sicuro.

Dopo la vittoria del centrodestra alle ultime elezioni politiche della scorsa domenica 25 settembre, scegliere questa data per le manifestazioni nazionali in difesa della legge 194 sull’interruzione di gravidanza non è un caso, infatti il 28 settembre ricorre la giornata mondiale per l’aborto sicuro. “Non giudichiamo la premier Giorgia Meloni come una vittoria delle donne, il suo curriculum politico parla chiaro, questa è l’ennesima beffa in un Paese che odia le donne e non ne garantisce autodeterminazione e autonomia. Nella giornata mondiale per l’aborto libero torniamo in piazza, con le sorelle iraniane nel cuore, perché nazionalismo e fondamentalismo hanno la stessa matrice oppressiva e patriarcale. La loro lotta è la nostra lotta”.

I diritti

“L’affermazione elettorale di Giorgia Meloni e della Destra razzista, antiabortista e transomofoba porta al Governo chi in questi anni ha attaccato i diritti delle donne e ha sabotato ogni forma di legge contro l’omolesbobitransfobia. Chi ha fatto della cancellazione del reddito di cittadinanza, come strumento minimo di autonomia economica, e della riduzione delle tasse ai ricchi il suo programma di Governo. Chi allinea l’Italia al programma di sistematica violazione dei diritti umani e civili di Polonia e Ungheria”, affermano le ragazze e le donne di Non una di meno, secondo cui Giorgia Meloni vuole garantire il diritto a non abortire, “vuole cancellare i diritti delle persone transgender e l’educazione alle differenze, vuole riportare la scuola, la società e la nostra vita al modello clerico-fascista Dio Patria Famiglia”.

Fratelli d’Italia diviso sulla questione “aborto”

Nonostante Giorgia Meloni abbia dichiarato più volte di non voler toccare la legge 194, ma di volerla applicare nella sua interezza, ieri i consiglieri liguri di Fratelli d’Italia si sono astenuti e il centrodestra si è diviso nella votazione sul “diritto delle donne di scegliere l’interruzione volontaria di gravidanza, senza dover superare alcuna difficoltà nell’accesso alle strutture che le effettuano”. Quindi il partito della Meloni, nonostante le sue rassicurazioni, non è compatto nell’idea di garantire alle donne l’aborto libero e sicuro.

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