Questa mattina, lunedì 19 settembre, in provincia di Palermo i Carabinieri hanno eseguito sei misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e atti sessuali con minore. Due sono finiti in carcere, due ai domiciliari con braccialetto elettronico, mentre per altri due è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Il provvedimento è stato emesso del gip dl tribunale di Palermo. Le misure sono state eseguite tra le province di Palermo e Agrigento.
L’indagine
Nello specifico, si tratta di un’indagine avviata un anno fa, agosto 2021, e condotta fino a febbraio 2022 tramite intercettazioni telefoniche, che ha consentito ai militari della compagnia di Partinico, sotto la direzione della Procura di Palermo, di documentare come una ragazza minorenne fosse stata indotta dalla madre e dalla sorella a consumare rapporti sessuali, a pagamento, con due degli indagati. Gli investigatori sono così riusciti a scoprire un giro di prostituzione creato e alimentato proprio dalle due donne. Mamma e figlia avrebbero anche avuto l’appoggio di un loro familiare. Inoltre, ad aiutare le due donne i clienti che – dopo aver consumato rapporti sessuali con le donne – si sarebbero adoperati per organizzare ulteriori incontri.