giovedì, 25 Aprile 2024

Immigrazione clandestina con jet privati, indagini in tutta Europa: 5 arresti sequestrati beni per 426mila euro

Da Roma a Bruxelles le Autorità hanno arrestato 5 persone: 1 italiano, 3 egiziani e 1 tunisina per immigrazione clandestina. Il prezzo del "biglietto" sarebbe stato pari a 10mila euro a persona. Proseguono le ricerche di altri 2 membri.

Da non perdere

All’alba di oggi, 14 settembre, la Polizia di Stato, con il coordinamento delle Agenzie Eurojust ed Europol, ha eseguito 5 mandati di arresto nei confronti di 1 cittadino italiano residente a Roma, 3 uomini egiziani residenti in Italia e 1 donna di nazionalità tunisina dimorante a Bruxelles perché sospettati di far parte di un’organizzazione criminale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in Europa di cittadini stranieri attraverso jet privati.

La coordinazione delle indagini

Le attività investigative sono state coordinate in Italia dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Bari che ha costituito una Squadra Investigativa Comune formata dalle Forze di Polizia di Italia, Belgio, Germania, Austria e Francia. Inoltre, decisiva è stata la collaborazione dell’agenzia statunitense Homeland Security Investigation – Immigration and Custom Enforcement e dal Diplomatic Security Service americano.

Le indagini

In alcuni scali europei sono atterrati jet privati con a bordo cittadini stranieri di nazionalità prevalentemente Kurda o Irachena, questo ha insospettito le Autorità. I passeggeri utilizzavano falsi documenti diplomatici dello Stato di “Saint Kitts & Nevis“, erano riusciti a imbarcarsi dalla Turchia su voli privati con direzione il Paese caraibico e scalo intermedio in Europa. All’arrivo, i cittadini hanno dichiarato la loro reale nazionalità alle Forze dell’Ordine richiedendo asilo politico.

Dagli accertamenti è emerso che il prezzo richiesto ai passeggeri per il trasferimento clandestino dei migranti in Europa ammontava a circa 10mila euro a persona. Già dal 2020, tra ottobre e dicembre, si sarebbero verificati almeno 5 episodi con lo stesso modus operandi in diversi Paesi europei, tra questi c’è anche lo scalo aeroportuale di Bari, precisamente nel novembre del 2020. Al momento le indagini sono nella fase preliminare, gli accertamenti sono in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo.

I sequestri

Nel corso dell’operazione, le Squadre Mobili di Bari e Roma hanno effettuato numerose perquisizioni fisiche e informatiche. Inoltre, hanno sequestrato alcuni conti correnti bancari riconducibili alle persone sottoposte alle indagini. Invece, la Police Fédérale del Belgio ha sequestrato 2 aeromobili riconducibili agli imputati. Il valore complessivo ammonta a circa 426mila euro. Le Autorità competenti, tra cui il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della direzione centrale della Polizia criminale e delle Agenzie Statunitensi HSI e DSS, sono alla ricerca di altri 2 presunti membri stranieri dell’associazione.

Ultime notizie