“Quasi certamente la Russia sta aumentando le forniture di armi dagli altri Paesi pesantemente sanzionati come l’Iran e la Corea del Nord“, questo si legge nel bollettino quotidiano dell’intelligence della Difesa britannica.
Bombardamento massiccio su Mykolaiv: 2 morti 3 feriti
Durante la notte tra il 13 e il 14 settembre, l’esercito russo ha sganciato numerose bombe su Mykolaiv, città dell’Ucraina meridionale. Il sindaco Oleksandr Sienkovych, citato da Unian, ha dichiarato che “diversi edifici residenziali sono stati danneggiati a causa del bombardamento”. I soccorritori stanno lavorando per liberare le strade. A stretto giro è arrivato il bilancio dei morti e feriti da parte del capo dell’Amministrazione militare regionale, Vitaliy Kim: “Le bombe hanno colpito edifici di 5 e 9 piani. Al momento 2 persone sono state uccise e 3 sono rimaste ferite“. Le forze armate russe hanno distrutto anche una scuola.
Kiev: “Russi interrompono internet mobile nel Lugansk”
“Per ragioni di sicurezza“. Questa è la motivazione che la Russia ha fornito all’operatore di telefonia mobile locale affinché interrompesse la connessione internet mobile ai residenti rimasti nel Lugansk. Secondo il governatore in esilio, Sergiy Gaidai, le forze russe continuano ad affermare che nella regione non sta accadendo nulla di “minaccioso”. Le code ai checkpoint, nel frattempo, sono in aumento da giorni.
Ue: “Sanzioni alla Russia restano”
Dopo l’appoggio dell’Italia rinnovato ieri nel corso di una chiamata tra Mario Draghi e Zelensky, durante il discorso di oggi sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che “la solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Ucraina rimarrà incrollabile. Fin dal primo giorno, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina con armi, con fondi, con l’ospitalità per i rifugiati e con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto. Il settore finanziario della Russia è in crisi”, queste le parole della von der Leyen. Ha concluso il suo discorso con estrema determinazione: “Voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere. Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza“.