venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Scoperta camera delle torture a Balakliya”. Consiglieri Mosca e San Pietroburgo chiedono dimissioni di Putin

Le truppe di Zelensky hanno scoperto una "stanza delle torture" in un seminterrato dopo la liberazione di Balakliya, nella regione di Kharkiv. I "difensori" hanno colpito la russa Belgorod, uccidendo un civile e ferendone quattro. Kiev ha reso noto che Izium è stata distrutta per l'80% con un bilancio di oltre mille morti. Il leader ceceno Kadyrov: "In arrivo una sorpresa per gli ucraini".

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La controffensiva ucraina nelle aree occupate dall’esercito russo sta riscuotendo moltissimi successi, ma la liberazione dei territori implica la scoperta di ulteriori atrocità commesse dai nemici in questi mesi. Maryana Bezuglia, deputata del partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere tramite Facebook che le truppe di Kiev hanno scoperto una “camera delle torture” dopo il ritiro delle forze di Mosca dalla città di Balakliya, nella regione orientale di Kharkiv. Sul suo profilo sono comparse anche alcune foto del macabro luogo. “A Balakliya una stanza delle esecuzioni in un seminterrato. Le istruzioni sul ‘nazismo ucraino’ sono incollate sui muri, nelle vicinanze una sedia con un martello, nastro adesivo e guanti usati. In un’altra stanza ci sono tracce di sangue“, si legge nel post della parlamentare. Intanto i soldati di Kiev hanno sferrato un nuovo attacco sulla regione frontaliera russa di Belgorod, causando la morte di un civile e il ferimento di altri quattro. Il primo bilancio è stato confermato dal governatore locale, citato dall’agenzia di stampa Tass.

Kiev: “A Izium almeno mille morti, distrutta per l’80%”

La città di Izium, riconquistata dalle truppe di Zelensky nello scorso fine settimana, si presenta distrutta per circa l’80% delle sue infrastrutture. La notizia è stata diffusa da Maksym Strelnikov, membro del Consiglio comunale, che ha evidenziato come gli abitanti fuggiti nel corso dell’occupazione ora siano pronti a tornare, nonostante sia stato raso al suolo quasi tutto, “compresi edifici multipiano e case private, imprese, istituzioni di governo e scolastiche, oltre a impianti industriali”. “Il sistema di riscaldamento centralizzato, utilizzato dalla maggior parte dei residenti in inverno, è danneggiato. Quindi le autorità locali dovrebbero affrontare queste sfide”, ha chiosato Strelnikov. “Al momento, sappiamo che almeno mille civili sono morti a causa delle ostilità, ma pensiamo che ancora più persone siano state colpite dalla mancanza di cure mediche, poiché gli occupanti russi hanno distrutto tutte le istituzioni sanitarie a marzo”. La rappresentante locale ha inoltre spiegato che “gli occupanti hanno saccheggiato tutte le farmacie, quindi non c’era accesso ai farmaci, il problema più urgente per ora, oltre al ricovero in ospedale dei residenti di Izium che necessitano di cure mediche urgenti”.

Consiglieri di Mosca e San Pietroburgo chiedono le dimissioni di Putin

Nel frattempo continua ad aumentare il numero dei politici e dei rappresentanti russi che si oppongono alla guerra in Ucraina. Sono 18 i consiglieri municipali dei distretti di Mosca e San Pietroburgo che per ora hanno chiesto le dimissioni del presidente russo Vladimir Putin, per azioni che “ledono il futuro della Russia e dei suoi cittadini”. La notizia è stata data dall’agenzia di stampa Novaja Gazeta Europa, riportando un post presente sull’account Twitter di una consigliera. Solo la settimana scorsa ben sette membri del Consiglio distrettuale “Smolninskoye” di San Pietroburgo hanno avanzato la richiesta ai deputati della Duma nazionale di aprire le indagini per imputare Putin di “alto tradimento”; a seguito di questo i rappresentanti sono stati incolpati di “discredito dell’esercito”, accuse di natura amministrativa e non penale. La Federazione russa sta attuando una nuova legge “bavaglio” per censurare e reprimere ogni forma di dissenso al conflitto, punendo fino a 15 anni di reclusione coloro che diffondono informazioni sulle truppe ritenute “false” dalle autorità, vietando di criticare “la speciale operazione militare” di Mosca.

Leader ceceno: “In arrivo una sorpresa per i nemici”

“I nostri combattenti hanno preparato un’interessante sorpresa per le bande ucraine e che presto diventerà nota. Nel frattempo, non rivelerò il piano”, si legge in una nota del leader ceceno Ramzan Kadyrov diffusa via Telegram. “Grazie al coraggio e all’eroismo delle unità di potenza cecene, nonché alla consolidata cooperazione con le Forze russe, l’operazione militare speciale nella zona di responsabilità delle unità della Repubblica cecena sta procedendo con successo. Sono sicuro che con sforzi congiunti porteremo la questione alla completa sconfitta delle bande nemiche“, ha affermato l’alleato di Putin.

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