Questa mattina, 9 settembre, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per un ammontare complessivo di oltre 59 mila euro. L’atto, emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, corrisponde al profitto del reato di peculato. Tale illecito si configura come l’appropriazione indebita commessa dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico.
Appropriazione indebita per le foto della comunione
Nello specifico, i finanzieri hanno seguito le attività di un uomo – liquidatore di una società in house – controllata da altra società partecipata al 100% dal Comune di Palermo. L’indagato avrebbe liquidato e utilizzato in proprio favore somme non dovute. Dalle indagini, sarebbe emersa una gestione privatistica del ruolo ricoperto dal pubblico ufficiale, il quale si sarebbe appropriato indebitamente di rimborsi per varie spese. Tra queste troviamo: manutenzione di macchine intestate all’indagato e alla propria moglie, acquisto di computer, servizio fotografico in occasione della cerimonia di prima comunione dei figli. Ma anche il pagamento delle bollette di energia elettrica e servizi telefonici in relazione a contratti intestati all’uomo e ai suoi familiari.
L’indagato avrebbe effettuato anche prelevamenti in contanti e disposto bonifici bancari in proprio favore dal conto della società senza alcuna giustificazione. In esecuzione del provvedimento cautelare sono state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie e un immobile di proprietà dell’indagato per 59mila euro. La somma che nel tempo sarebbe stata indebitamente percepita dall’uomo che non ricopre più funzioni di rilevanza pubblica.