sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, membri della missione Aiea lasciano Energodar. Mosca chiude il giornale pacifista Novaya Gazeta

I membri della missione AIEA lasciano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma due specialisti rimarranno nell'impianto in modo permanente. Una Corte a Mosca ha revocato la licenza di pubblicazione al giornale indipendente Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov.

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I membri della missione AIEA lasciano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma due specialisti rimarranno nell’impianto in modo permanente. È quanto comunicato dalle autorità della regione occupata dai russi. Uno dei due reattori normalmente operativi, intanto, è stato fermato perché necessita di riparazioni alle linee di trasmissione dell’alta tensione. Lo ha dichiarato ad Interfax il capo dell’amministrazione provvisoria di Energodar, Alexander Volga. “Al momento, un’unità sta lavorando. È stato deciso di fermare un reattore per consentire le riparazioni delle linee elettriche ad alta tensione, mentre l’altra unità continua a funzionare”, afferma. “I livelli di radiazioni alla centrale sono normali”, assicura.

Teheran: “Iran può soddisfare esigenze energetiche europee”

“L’Iran potrà contribuire a soddisfare i bisogni energetici dell’Europa se sarà rilanciato il patto sul nucleare del 2015 e saranno rimosse le sanzioni contro Teheran”. Ad affermarlo è stato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser kanani, come riporta Mehr. “I Paesi europei stanno affrontando diversi problemi nelle forniture dell’energia di cui hanno bisogno e, se il negoziato avrà successo e le sanzioni unilaterali contro il nostro Paese saranno rimosse, l’Iran potrà soddisfare gran parte delle esigenze europee“, ha detto il funzionario.

Mosca chiude il giornale pacifista Novaya gazzetta

Intanto, una Corte a Mosca ha revocato la licenza di pubblicazione al giornale indipendente Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov. La decisione è stata presa su richiesta dell’ente statale per il controllo sui media, Roscomnadzor. Novaya Gazeta aveva comunque già sospeso le pubblicazioni autonomamente a marzo scorso, denunciando pressioni da parte delle autorità russe per la propria posizione critica nei confronti della presunta operazione militare speciale in Ucraina.

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