sabato, 20 Aprile 2024

Roma, topi in ospedale al Sant’Andrea e al San Camillo. Il sindacato infermieri: “Rischio leptospirosi”

Al Sant'Andrea i ratti infestano il reparto Covid, al San Camillo gli spogliatoi. "Si rischia di prendere la leptospirosi delle feci dei topi" è la preoccupazione del sindacato degli infermieri.

Da non perdere

È partito dai dipendenti degli ospedali Sant’Andrea e San Camillo l’allarme per l’infestazione di topi e, come denunciano infermieri e medici, la situazione andrebbe avanti da una ventina di giorni. Le prime tracce della presenza dei roditori sono stati gli escrementi trovati al nono piano dell’ospedale Sant’Andrea, in cui è ospitato il reparto Covid. Dopo i primi avvistamenti gli operatori sanitari, che sentivano anche gli animali muoversi nei controsoffitti, hanno allertato l’amministrazione della struttura. La risposta messa in atto è stata però solamente la collocazione di trappole per catturare gli animali. Non sarebbe infatti possibile una disinfestazione completa del reparto Covid: la richiesta era stata presentata dall’amministrazione del Sant’Andrea all’ufficio igiene della struttura, ma nell’ospedale mancano spazi vuoti verso cui effettuare lo spostamento del reparto infestato.

Sull’allarme è intervenuto Stefano Barone, segretario provinciale del sindacato degli infermieri Nursing di Roma, che ha segnalato le sue preoccupazioni a Repubblica: “Si rischia di prendere la leptospirosi delle feci dei topi“. E aggiunge: “Parliamo di un reparto dove, ancora più degli altri, sono previste misure di sicurezza, mascherine e dispositivi di protezione e dove tutto deve essere sterilizzato. Situazioni di degrado come questa le abbiamo affrontate in ospedali più datati, ma è paradossale che avvenga in uno degli ultimi ospedali aperti a Roma. E l’amministrazione lo sa e non fa nulla più che mettere le trappole“. La situazione non è diversa anche al San Camillo, dove sarebbero stati avvistati topi negli spogliatoi femminili del padiglione Morgagni, costringendo le operatrici ad arrivare al lavoro già con la divisa o a cambiarsi nella prima stanza libera disponibile.

Ultime notizie