Dopo un mese d’attesa, la F1 riprende da dove ci aveva lasciato. Super Max Verstappen vince il nono GP stagionale, nonché la terza gara di fila, ma anche la palma di miglior rimonta nel circus: recuperare più posizioni e diventare leader della gara nel minor numero di giri: 12.
Statistiche da fenomeno, che portano la stella olandese sempre più vicina al secondo campionato del mondo. Il numero 1 RedBull polverizza gli avversari, ma soprattutto ridicolizza il compagno di squadra Perez.
Checo non è riuscito ad arginare la furia di Verstappen, tanto da chiudere secondo con oltre dieci secondi di distacco. Un abisso, considerando la parità nella macchina e le dodici posizioni che giocavano a favore del messicano.
La Ferrari fatica e a tratti soffre, con Sainz che riesce a portare a casa il massimo in una domenica difficile. Il podio dello spagnolo sorride a metà alla Rossa, storcendo invece il naso alla domenica di Leclerc.
Un’annata partita nel migliore dei modi, ma proseguita dribblando errori, difficoltà e strategie sbagliate. La gara di oggi del monegasco è lo specchio della stagione.
Partito dietro a Verstappen, Leclerc riesce a rosicchiare posizioni su posizioni, ma in regime di Safety Car è costretto a rientrare ai box. Dalla ruota posteriore esce fumo, probabilmente un’anomalia dei freni, e ritrovandosi impantanato nel trenino chiuso da Gasly.
Il pit stop imprevisto in un certo modo strizza l’occhio al monegasco, che si ritrova in quinta posizione, con tanto di brivido finale. Al penultimo giro viene richiamato ai box per montare gomme soft e provare a fare il giro veloce, ma l’uscita dai box è teatro di un duello con Alonso.
Togliendo il limitatore infatti, Charles si trova affiancato dall’asturiano, che riesce a sorpassarlo. Leclerc conclude perdendo la quinta posizione e ovviamente non riuscendo ad aggiudicarsi il giro veloce.