venerdì, 19 Aprile 2024

Buoni lavoro per 10 miliardi di euro e crediti fittizi per 24: imprenditore finisce in manette

A Modena, la Guardia di Finanza ha scoperto una maxi-truffa di circa 24 milioni di euro da parte di un imprenditore mirandolese. L'indagato è gravemente indiziato dei delitti di indebite compensazioni, omesso versamento iva, auto-riciclaggio, falso in bilancio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

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Questa mattina, 25 agosto, a seguito di varie indagini è stato disposto l’arresto di un imprenditore mirandolese che avrebbe creato un credito fittizio di imposta quantificabile in ben 24 milioni di euro per abbattere il debito tributario verso l’Erario. La scoperta è stata effettuata dalla Guardia di Finanza di Modena e per l’indagato le accuse sono a vario titolo di indebite compensazioni, omissione del versamento iva, auto-riciclaggio, falso in bilancio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

La vicenda

Il provvedimento cautelare è stato preso dopo un’accurata indagine, coordinata dalla Procura e condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico­ Finanziaria di Modena a partire dal mese di settembre 2020. In particolare, l’inchiesta ha avuto origine da alcune segnalazioni di operazioni sospette provenienti dalla Banca d’Italia, i cui approfondimenti sono stati delegati dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma alle Fiamme Gialle di Modena.

Le indagini

Le indagini svolte hanno consentito di accertare che gli indagati, complessivamente 4, compreso l’uomo destinatario della misura cautelare, attraverso un artificioso conferimento di circa 10 miliardi di euro, rappresentato da “buoni-lavoro”, strumento finanziario non riconosciuto dagli organi di vigilanza e privo di alcun valore economico, avrebbero creato un fittizio credito di imposta quantificabile in ben 24 milioni di euro. Il credito d’imposta veniva poi utilizzato principalmente per abbattere il debito tributario verso l’Erario dovuto dalle società riconducibili all’indagato.

L’attenta analisi della documentazione societaria e bancaria eseguita dalla Guardia di Finanza di Modena ha anche permesso di ricostruire due operazioni di auto-riciclaggio per complessivi 2,5 milioni di euro circa, attraverso il trasferimento di parte del credito d’imposta fittizio a due società, gestite dall’arrestato, per la capitalizzazione delle stesse.

Dove si trovava l’indagato

L’indagato colpito dalla misura è stato rintracciato nella suite di un albergo a cinque stelle della costa romagnola dove lo stesso da oltre un anno abita stabilmente, nonostante risulti aver presentato negli ultimi cinque anni solo le dichiarazioni per gli anni d’imposta 2017, 2019 e 2020 indicando nelle stesse redditi rispettivamente per 24mila, 42mila e 31mila euro, versando imposte per soli 9mila euro. Durante la perquisizione eseguita oggi, la Polizia giudiziaria ha anche rinvenuto e sequestrato cinque orologi di lusso.

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