venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe russe su Zaporizhzhia: ucciso dipendente della centrale a colpi di mortaio. Onu: “Demilitarizzare l”impianto”

Stanotte i russi hanno ucciso con un colpo di mortaio un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia, Vladyslav Mitin, e il suo autista, mentre erano a bordo di un taxi che stava entrando nell'area dell'impianto. Kiev: "Riunione del Consiglio di Sicurezza Onu è stata una perdita di tempo. Le narrazioni di Mosca non reggono".

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All’alba del 182esimo giorno di conflitto, sul suolo ucraino continuano a piovere bombe russe su Zaporizhzhia. “Verso le 4 del mattino il nemico ha attaccato un’infrastruttura in città. Sono in corso le operazioni per capire l’entità dei danni e l’eventuale numero di vittime”, si legge sul profilo Twitter del segretario del Consiglio comunale Anatoly Kurtev. Quest’ultimo ha poi invitato i residenti a cercare rifugio nei centri di accoglienza più vicini. Stanotte gli invasori hanno ucciso con un colpo di mortaio un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia, Vladyslav Mitin, e il suo autista. Secondo quanto riferito dal presidente dell’agenzia atomica ucraina Ergoatom, Petro Kotin, i due sarebbero stati colpiti mentre erano a bordo di un taxi che stava entrando nell’area dell’impianto. Inoltre durante la notte sono state udite alcune potenti esplosioni nei pressi di Sebastopoli, la città che ospita una flotta della Federazione russa nella Crimea occupata. La notizia è stata riferita dall’agenzia di stampa Ukrinform che ha spiegato come, secondo altre fonti russe, si tratterebbe di bombardamenti attuati dalla loro difesa aerea in risposta a un attacco di Kiev. La più grande preoccupazione che attanaglia l’Ucraina oggi, 24 agosto, è proprio il fatto che ricorra la giornata dell’Indipendenza del Paese, in cui si teme possano esservi nuovi raid e provocazioni da parte di Mosca soprattutto nella Capitale.

Onu: “Demilitarizzare subito Zaporizhzhia. Il buon senso deve prevalere”

Nella serata di ieri, 23 agosto, si è riunito il Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere della situazione critica in cui versa la centrale nucleare di Zaporizhzhia da settimane, al centro del conflitto e sempre più pericolosamente vicina al disastro di Chernobyl del 1986. Durante il summit, il ministero della Difesa russo ha mostrato ai membri del Consiglio Onu alcune presunte prove dei raid ucraini contro l’impianto, allegando fotografie delle conseguenze di questi attacchi. “Kiev sta tenendo i cittadini europei ostaggio di un ricatto nucleare“, si è espresso così il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, durante la riunione.

Ogni giorno c’è il rischio di un incidente nucleare che avrebbe conseguenze catastrofiche per l’intero continente europeo. – prosegue Nebenzya – La situazione si è ulteriormente deteriorata, gli ucraini bombardano il territorio della centrale continuamente”. Non si fa attendere il monito della vice segretaria generale per gli Affari politici delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, in sostituzione del segretario generale Antonio Guterres, che ha chiesto a Russia e Ucraina di trovare urgentemente un accordo per demilitarizzare l’area. “Non ci deve essere alcun ulteriore spiegamento di forze, una centrale nucleare non può in alcun modo essere teatro di scontri. Dovrebbe essere raggiunto un accordo per la demilitarizzazione della zona, ma continuiamo ad assistere un’escalation e a rischi allarmanti di incidenti. Il buon senso devo prevalere”. Così si è espressa la diplomatica, spiegando che “l’elettricità che proviene dalla centrale di Zaporizhzhia appartiene di fatto a Kiev”.

Kiev: “Riunione del Consiglio di Sicurezza Onu è stata una perdita di tempo”

Alla fine del summit il primo a tirarne le somme è stato l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, che ha definito l’incontro “una perdita di tempo”.  “Vorrei che fossimo stati riuniti qui dalla Russia per ascoltare l’unica cosa che il mondo intero vuole sentire, una dichiarazione secondo cui Mosca smilitarizza la centrale di Zaporizhzhia, ritira le sue truppe e la consegna al governo di Kiev. Invece, abbiamo perso più di un’ora per ascoltare una sfilza di brani fittizi“, ha chiosato il diplomatico. “Ancora una volta Mosca ha l’audacia di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere le proprie provocazioni, il proprio terrore, presso la centrale di Zaporizhzhia. Le narrazioni russe sui bombardamenti ucraini – ha spiegato Kyslytsya – non reggono. Nessuno che sia almeno cosciente può immaginare che l’Ucraina prenderebbe di mira una centrale nucleare a tremendo rischio di catastrofe nucleare sul proprio territorio. Una tale catastrofe porterebbe a numerose morti e inquinamento per molti anni a venire”.

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