Sono terminate le operazioni di ricerca e soccorso avviate a seguito bombardamenti russi del 17 e 18 agosto su Kharkiv. In totale 21 persone sono rimaste uccise, tra cui un bambino, mentre i feriti sono 44. A distanza di poche ore i missili di Mosca avevano colpito un edificio residenziale di tre piani nel quartiere Saltivskyi di Kharkiv, distruggendolo completamente e provocando un vasto incendio, e un dormitorio nel quartiere di Slobidskyi. Nelle ultime 24 ore, invece, i raid hanno interessato la regione del Donetsk, dove si contano 5 morti e 10 feriti. Le forze russe hanno dichiarato, inoltre, di aver colpito con missili di precisione un obiettivo militare, uccidendo oltre 100 militari ucraini. Si tratterebbe della 14esima Brigata meccanizzata ucraina a Staryi Saltiv, nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. Distrutto anche un deposito di armi nella regione di Zaporizhzhia, contenente camion e mezzi corazzati.
Telefonata Putin-Macron su Zaporizhzhia, “rischio seconda Chernobyl”
Per la Russia la leadership di Kiev avrebbe perso il senso della realtĂ e con la centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe pronta una seconda Chernobyl. Lo ha detto in un’intervista il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, secondo cui la presenza dei militari russi a guardia dell’impianto è “garanzia che questo scenario non si realizzerĂ ”. Preoccupato anche il presidente russo Vladimir Putin che, durante una telefonata tenutasi oggi con l’omologo francese Emmanuel Macron, ha avvertito che si rischia la “catastrofe”. Intanto Mosca ha fatto sapere che l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ipotizza una missione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia verso inizio settembre “a meno che non si verifichino fatti estranei agli obiettivi”.
Sindaco russo si dimette per amministrare provincia Kharkiv
Intanto Andrei Alekseyenko, ex sindaco di una cittĂ russa, è stato nominato a capo di un nuovo governo insediato dalla Russia nel nord-est dell’Ucraina. Alekseyenko amministrava la cittĂ di Krasnodar, sedicesima per grandezza della Russia. Ieri ha rassegnato le sue dimissioni per guidare una nuova amministrazione nominata da Mosca nella provincia di Kharkiv.Â