sabato, 20 Aprile 2024

Vaiolo delle scimmie, a Parigi confermato il primo caso di contagio uomo-cane

In Francia, è stato confermato il primo caso di trasmissione del vaiolo delle scimmie da uomo a cane. Il 10 giugno scorso, all'ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, due uomini sono risultati positivi al virus. Dodici giorni dopo, anche il loro cane presentava i sintomi propri del Monkeypox virus.

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Il vaiolo delle scimmie continua a diffondersi in tutta Europa e negli Stati Uniti, anche se è già stata avviata la campagna vaccinale, con la somministrazione del vaccino Jynneos. Il 23 luglio scorso, il vaiolo delle scimmie è stato dichiarato emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale dal direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Fino a pochi giorni fa, la trasmissione umana del virus era avvenuta attraverso uno stretto contatto con le lesioni, i fluidi corporei e le goccioline respiratorie di persone o animali infetti. In Francia, però, si è registrato il primo caso di infezione di Monkeypox Virus da uomo a cane.

Il caso

Il 10 giugno 2022, due uomini che avevano avuto rapporti sessuali con altri uomini, si sono recati all’ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi. Dalle informazioni riportare su The Lancet, il primo paziente, 44 anni, vive con l’HIV con cariche virali non rilevabili sugli antiretrovirali. Mentre il secondo uomo, di 27 anni, è sieronegativo. Entrambi presentavano un’ulcerazione anale 6 giorni dopo aver avuto un rapporto sessuale. Nel paziente 1, l’ulcerazione anale è stata seguita da un’eruzione vescicolo-pustolosa sul viso, sulle orecchie e sulle gambe. Nel paziente 2, invece, sulle gambe e sulla schiena. In entrambi i casi, l’eruzione cutanea è stata associata ad astenia, mal di testa e febbre 4 giorni dopo. Entrambi sono risultati quindi positivi al vaiolo delle scimmie dopo essere stati sottoposti al tampone.

Il passaggio del virus da uomo a cane

Dodici giorni dopo l’esordio dei sintomi, il loro cane – un levriero italiano maschio di 4 anni e senza precedenti disturbi medici- presentava lesioni mucocutanee, comprese pustole addominali e una sottile ulcerazione anale. Così, anche l’animale è risultato positivo al Monkeypox virus. I medici hanno quindi confrontato le sequenze di DNA del virus del cane e del paziente 1 mediante sequenziamento di nuova generazione. Entrambi i campioni contenevano una variante del virus diffusasi in paesi non endemici da aprile 2022 che, dal 4 agosto 2022, ha infettato più di 1700 persone in Francia. Inoltre, il virus che ha infettato il paziente 1 e quello che ha infettato il cane hanno mostrato un’omologia di sequenza del 100% sulle coppie di 19,5 kilobasi sequenziate (il kilobase è l’unità di misura più utilizzata per quantificare il Dna).

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