martedì, 19 Marzo 2024

Lavoro nero, scoperti 42 irregolari tra distributori di benzina negozi e una coperativa sociale: multe fino a 270mila euro

Tra i lavoratori in nero 2 ultrasettantenni pensionati, un possessore di auto di grossa cilindrata e un percettore di reddito di cittadinanza. Irregolari impiegati tra lavaggio auto, due fruttivendoli ambulanti, due distributori di carburante, un’azienda di allevamento, una cooperativa sociale, un negozio di abbigliamento, tre pizzerie d’asporto, una gelateria, una pasticceria, una pizzeria, un fabbricante di poltrone e divani, due ristoranti.

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A Monza la Guardia di Finanza ha individuato 42 lavoratori impiegati “in nero”. Lo rende noto l’ufficio stampa delle Fiamme Gialle con un comunicato arrivato in redazione. I controlli si sono concentrati sulla posizione di alcuni datori di lavoro. Le sanzioni emesse a seguito delle ispezioni variano da 45mila a 270mila euro.

I militari hanno sorpreso 42 lavoratori, di cui 28 di nazionalità italiana, quattro egiziani, sette asiatici, un cittadino senegalese, uno albanese e uno dominicano, impigati in svariati esercizi commerciali brianzoli quali un lavaggio auto, due fruttivendoli ambulanti, due distributori di carburante, un’azienda di allevamento, una cooperativa sociale, un negozio di abbigliamento, un’impresa di trasporti, un minimarket, un fruttivendolo evasore totale, tre pizzerie d’asporto, una gelateria, un emporio, una pasticceria, una pizzeria, un fabbricante di poltrone e divani, due ristoranti, in assenza di una regolare assunzione ovvero, in due casi, con contratti di collaborazione occasionali risultati una dissimulazione del rapporto di lavoro subordinato.

Tra i lavoratori in nero scoperti, le Fiamme Gialle hanno individuato 2 ultrasettantenni pensionati, un possessore di auto di grossa cilindrata e un percettore di reddito di cittadinanza, senza averne diritto per mancata comunicazione della propria condizione occupazionale. Deferito alla Procura della Repubblica di Monza, è stato segnalato all’I.N.P.S. per l’attivazione dei provvedimenti di decadenza, revoca, sospensione o riduzione dei benefici illecitamente erogati e l’avvio delle necessarie azioni di recupero dell’indebito percepito pari a 6.280 euro.

A seguito dei successivi e più approfonditi accertamenti, esperiti trasversalmente anche al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti civilistici, previdenziali e assistenziali incombenti in capo al “datore di lavoro”, per 19 esercizi commerciali è stata richiesta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività; 21 i datori di lavoro verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. In particolare quattro sono stati sanzionati per aver provveduto al pagamento delle retribuzioni con strumenti finanziari non tracciabili, due per mancata memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi di vendita ed uno per evasione del canone speciale RAI.

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