Fino a questo momento, mercoledì 3 agosto, i casi di vaiolo delle scimmie sono arrivati a 505 in Italia. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, gli uomini colpiti dal virus sono 501 mentre le donne sono solo 4. Rispetto ai 479 casi di venerdì 29 luglio, negli ultimi 5 giorni sono state contagiate 26 persone in piĂą. A causa di questo lieve aumento di casi, il ministero della Salute ha emanato nella giornata di ieri una nuova circolare per fare chiarezza sulla malattia e la sua diffusione. Inoltre il dottor Gaetano Cardinale, con il suo team di ricercatori al Consorzio Sannio Tech di Benevento, ha scoperto e sperimentato per due mesi un nuovo test diagnostico rapido per verificare il contagio. Si tratta di un esame sul sangue, per valutare la presenza delle immunoglobuline che indicano se la malattia è in corso o è giĂ stata contratta. Non sarĂ un test da poter svolgere in forma autonoma, come per il Covid, ma rimarrĂ a uso professionale. Da metĂ agosto verranno avviate le prove sul campo all’ospedale Cotugno di Napoli per avere, entro un mese e mezzo, la validazione dal ministero della Salute.
Malattia e diffusione del vaiolo
Nel documento viene spiegato come il sintomo si manifesta nel 95% dei pazienti sotto forma di eruzione cutanea che si sviluppa principalmente nelle aree ano-genitali, il tronco, le braccia, le gambe, il viso, le mani e i piedi. A causa dei rischi per la salute pubblica, i casi sospetti devono essere segnalati immediatamente alle autorità sanitarie regionali e nazionali. Nei paesi endemici, un caso è considerato focolaio. Nella circolare si ribadisce che il virus si trasmette prevalentemente attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei o il materiale delle lesioni.
Dopo aver analizzato un campione prelevato dalle lesioni cutanee di un possibile infetto nel test di laboratorio, si diagnostica l’infezione. Se il paziente risulta contagiato e riporta i sintomi, è necessario l’isolamento fino al termine dei sintomi. Si raccomanda la quarantena all’interno di una stanza singola con ventilazione adeguata e bagno personale. Per 21 giorni il paziente dovrĂ evitare il contatto diretto con chiunque e dovrĂ indossare una mascherina chirurgica.
Nessuna quarantena per gli asintomatici
Il ministero ha riferito che i contatti asintomatici possono continuare le attivitĂ quotidiane di routine senza alcuna quarantena, ma devono effettuare una serie di controlli. L’EMA sta eseguendo gli studi per sul vaccino che viene usato contro il vaiolo, l’Imvanex, e adoperarlo per sconfiggere il Monkeypox.