Nella giornata di oggi, 3 agosto, Alessia Pifferi ha finalmente rivelato ai suoi legali il nome del padre biologico di Diana, la bambina di 16 mesi abbandonata in casa a Milano e morta di stenti. A dare la notizia sono stati i suoi stessi avvocati, in particolare Solange Marchignoli, che difende la donna insieme a Luca D’Auria, dichiarando di vederla “più tranquilla e serena”. Ha anche aggiunto che non rivelerà il nome del papà di Diana a nessuno, in quanto non ha alcuna rilevanza ai fini processuali. Anche se al momento non ci sono interessi investigativi, gli inquirenti potrebbero ugualmente decidere di convocare l’uomo, se necessario.
L’avvocato Marchignoli ha confermato che farà richiesta di incidente probatorio per le analisi del biberon e di una boccetta di En, elementi fondamentali per capire se alla bimba è stato somministrato il farmaco tranquillante. Il legale ha anche annunciato di aver fatto richiesta di autorizzazione all’ingresso in carcere del professor Pietro Pietrini, ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica all’Università di Pisa. L’uomo sarà uno dei due docenti incaricati dalla difesa di redigere una consulenza neuroscientifica e psichiatrica su Alessia Pifferi.