venerdì, 29 Marzo 2024

Primo Agosto 2021, Olimpiadi di Tokyo: cronaca di tredici minuti di assoluta goduria

Sono passati già dodici mesi, ma è ancora vivo il ricordo di una giornata storica per lo sport italiano e non solo: l'1 agosto 2021 Tamberi e Jacobs ci regalarono una domenica da sogno.

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Sono passati dodici mesi. Trecentosessantacinque giorni da quella domenica di mezza estate destinata a restare per sempre nella memoria di tutti gli italiani, anche di chi lo sport non lo segue. E poco importa se di mezzo sono arrivate le delusioni mondiali in Oregon. Quella giornata, quei minuti, hanno il potere di cancellare il resto. Alle Olimpiadi di Tokyo, il menù di giornata prevede intorno all’ora di pranzo l’inizio della finale del salto in alto. Tra gli atleti c’è anche il nostro Gianmarco Tamberi, arrivato all’appuntamento olimpico con la rabbia di chi era stato costretto a saltare la precedente edizione a causa di un infortunio. La spedizione italiana fino ad ora si è comportata complessivamente bene ma manca l’acuto: tante medaglie, poche d’oro. Molti italiani sono in spiaggia, a godersi le meritate ferie, altri (pochi a dire il vero) come me sono a casa. Troppo affollati i lidi, troppo stress per una famiglia con due bimbe piccole.

I 780 secondi d’oro

Si accende la Tv e Gimbo inizia a volare, sempre più su, e al suo fianco quel gesso bianco, ad esorcizzare il dolore di cinque anni prima a Montecarlo, poco prima dell’Olimpiade di Rio: 2.19, 2.24 , 2.30, 2.33, 2.35, 2.37. Salto anch’io sul divano di casa, si sente profumo di medaglia. E la medaglia arriva: alle 14:41 ore italiane Tamberi abbraccia l’amico e rivale Barshim con il quale divide la gloria olimpica. Passano pochi minuti e sulla pista di Tokyo è la volta della finale 100m. C’è un italiano anche in questa gara: è Marcell Jacobs, l’azzurro di El Paso. Un pensiero stupendo inizia a frullarmi in testa: “Ma stai a vedere che mi sono risparmiato il traffico della prima domenica d’agosto per godermi qualcosa di storico?”. E la risposta arriva, fulminea, come un proiettile, nove secondi e ottanta centesimi dopo: Jacobs è davanti a tutti, Jacobs è campione olimpico! Non era mai accaduto nella storia dello sport italiano. Sono le 14:54: siamo i migliori saltatori e gli uomini più veloci dell’Olimpo. E io sono un papà italiano che ha rinunciato ad una giornata di mare, per entrare nella storia. Che goduria!

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