giovedì, 25 Aprile 2024

Covid, in Austria niente più quarantena per i positivi. Previsto allentamento delle restrizioni anche in Italia

Da oggi, 1 agosto, in Austria i positivi senza sintomi potranno lasciare casa e andare al lavoro. Resta l'obbligo di indossare mascherine Ffp2, anche all'aperto. In Italia una circolare del Ministero della salute potrebbe permettere di lasciare casa 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi, in caso di test negativo.

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Da oggi in Austria niente più quarantena per i positivi senza sintomi, che potranno lasciare la casa e andare al lavoro indossando la mascherina Ffp2. Resta, invece, l’isolamento solo per i sintomatici. Con un’incidenza settimanale attualmente di 639, 5.700 nuovi casi, 88 pazienti in terapia intensiva e 11 decessi al giorno, Vienna sceglie di optare per un alleggerimento delle misure anti Covid-19. Per i positivi sarà comunque obbligatorio indossare correttamente le Ffp2 anche all’aperto, quando non può essere garantito un distanziamento minimo di due metri. Consentito frequentare anche bar e ristoranti, ma senza consumare poiché non potranno mai togliere la mascherina. Il provvedimento è stato oggetto di molte critiche da chi teme un nuovo aumento dei casi, con conseguente carenza di personale, soprattutto nel sistema sanitario.

La situazione in Italia

Si valuta una riduzione delle limitazioni anche in Italia, dove secondo alcune indiscrezioni, nei prossimi giorni una circolare del Ministero della salute potrebbe permettere di uscire da casa 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi in caso di test negativo. “Credo che l’obiettivo sia convivere con il virus, e la convivenza significa anche rivedere e rivalutare le regole in caso di positivi senza sintomi”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Secondo l’infettivologo e direttore della clinica San Martino di Genova, Matteo Bassetti “non dobbiamo ragionare per restrizioni ma per raccomandazioni. Bisogna dire alle persone fragili e agli anziani di vaccinarsi e usare i dispositivi di sicurezza. Non bisogna dire quando mettere la mascherina ma iniziare a dire a chi: ovvero raccomodarle a certe categorie di persone in base alle situazioni”.

Bassetti mette anche in guardia su quello che ci aspetta in autunno, ma senza allarmismi. “In Italia si attendeva che arrivasse Centaurus e infatti abbiamo i primi casi della BA.2.75 che è una sotto variante di Omicron 2. Dai dati in nostro possesso al momento sembra non causare la malattia grave. Se prenderà il sopravvento potremmo assistere a una fiammata di contagi per settembre – ottobre ma non dobbiamo allarmarci”, conclude l’immunologo.

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